ITALIA Memoria - 50 ANNI di TERREMOTI solidarietà - dolore e indignazione per prescrizioni antisismiche poco applicate

Venerdì 26 agosto 2016 | 08:13
ITALIA Memoria - 50 ANNI di TERREMOTI solidarietà - dolore e indignazione per prescrizioni antisismiche poco applicate


ITALIA paese più bello del mondo - sta dando di se' a tutto il mondo immagine di perfetta organizzazione unita al cuore generoso di un Popolo le cui qualita', purtroppo, emergono solo nei momenti topici delle calamita' naturali - ma . . . gli ultimi 50 anni di terremoti che cosa ci hanno insegnato . . .

Belice 1968 - Aquila 2009 - Irpinia 1980 - Emilia 2012, ed ora questo terremoto su Appennino tra Lazio - Abruzzo - Marche.

Sicilia fra il 14 e il 15 gennaio 1968 Valle del Belìce - fu il 1° evento sismico dalle conseguenze tragiche - il terremoto uccise quasi 400 persone
The day after - Ricostruzioni tra storia, rischio e progettazione
inadempienze e i ritardi della ricostruzione infinite e gli scandali che ne seguirono.

////////////////////////// Ingegneria sismica Modello Giappone: dove anche con magnitudo 7 le case resistono


La Legge che applica il Giappone per i terremoti: realizza edifici capaci di resistere senza danni a terremoti violenti

//////// Confronto con un Paese che convive con le scosse: cultura antisismica e studio dei terreni e dei materiali per costruzioni a prova di terremoto ////////
6 gradi di magnitudo corrispondono ad un terremoto di media intensità. La scossa più forte che ha colpito ieri notte la zona fra Lazio e Marche ha raggiunto lo stesso grado della scala Richter, inventata proprio per distinguerla dalla scala Mercalli che misura i danni e non dipendere dunque dalle tecniche costruttive usate nella zona colpita.

Proprio questa è la discrimine per capire come la stessa magnitudo – energia sprigionata dalla terra nello spostamento delle faglie – possa produrre conseguenze così diverse.

In Giappone nazione più sismica al mondo scosse di 6° grado di scala Richter non provoca alcun crollo dall’ormai lontano dopoguerra.
Tutti gli edifici – a partire da quelli pubblici – sono costruiti con tecniche antisismiche capaci di resistere senza alcun danno strutturale a scosse fino al 7° grado di scala Richter.

Il che significa – visto che la scala è logaritmica – che energia sprigionata è fino a 30 volte maggiore rispetto ad una scossa di un grado inferiore. Per capire meglio basta fare un semplice paragone tra la forza e i danni causati della scossa di terremoto in Giappone del 2011 – quella di Fukushima – di 8,9 gradi di scala Richter, equivalente a 12 della scala Mercalli: le città giapponesi interessate hanno retto al terremoto, limitando di molto i danni, mentre ieri per un 6° grado di Richter - Amatrice e Pescara del Tronto sono in gran parte collassate, a differenza di Norcia (terremoto 1979), ricostruita – dopo 2 terremoti – con tecniche antisismiche.

TERREMOTI - La lunga tradizione anti-sismica giapponese parte dalla prevenzione: scuole, palazzi ed ogni edificio pubblico sono dotati di manuali e documentazioni semplici da utilizzare in caso di emergenza.

Vengono poi eseguite periodicamente simulazioni antisismiche seguendo percorsi e veri e propri addestramenti in grado di aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di eventi sismici.
Dettagliatissima la procedura di evaquazione post-sisma: tutti i cittadini sanno dove recarsi e raggrupparsi, in piazze, parchi o scuole, in attesa di arrivo dei soccorsi.


Commenti

Devi eseguire il Login per pubblicare un commento

Questo articolo non e' ancora stato commentato

Lascia un commento!