Italica 150 - La spedizione dei Mille diventa Trekking
- dal Trentino in Sicilia, passando per il Cuore verde d’Italia.
Lo scrittore Brizzi attraversa il Paese ITALIA a piedi.
E dall’Umbria arrivano i rinforzi.
Impresa dei Mille al contrario - ovvero da Nord a Sud -
a 150 anni dell’Unità d’Italia, senz’armi, senza Savoia,
ma con tanto spirito GARIBALDINO.
La sta facendo Enrico Brizzi, scrittore che esordì giovanissimo
con “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, ma che ora batte altri sentieri.
Dal punto di vista letterario, sicuramente, visti i suoi ultimi romanzi
ucronici (“L’inattesa piega degli eventi” e “La nostra guerra”).
Ma non solo, perché i suoi percorsi sono originali anche nella vita.
Brizzi da qualche anno ha scoperto un nuovo modo di entrare in contatto
con l’anima della gente e con quella dei territori. Che poi tanto nuovo non è: si tratta di camminare.
“Per conoscere un posto - dice Brizzi - non c’è niente di meglio che traversarlo a passo d’uomo: questo vale, naturalmente, anche per l’Italia nel 150° anno della sua Unità”.
Con quest’idea in testa e un bel po’ d’allenamento nelle gambe Enrico Brizzi (che ha scritto altri romanzi in cammino, “Nessuno lo saprà mai” e “Il pellegrino dalle braccia d'inchiostro”), ad inizio Aprile 2010 ha dato il via alla sua personale impresa dei Mille.
Insieme al fotografo e amico Francesco Monti ha iniziato una passeggiatina di 2191 chilometri, con partenza dalla Vetta d’Italia in Alto Adige ed arrivo a Capo Passero in Sicilia previsto per il mese di luglio 2010.
“Un itinerario lungo la spina dorsale della penisola, un percorso capace di svelare tutte le diversità che rendono ricco il Bel Paese.
Un modo umile e devoto come l’andare degli antichi viandanti per celebrare l’importanza dell’Unità nazionale, conquistata nel 1861 e oggi
più che mai sotto attacco”.
L’avventura di Brizzi ha un nome: si chiama “Italica 150”, ed ha cercato la collaborazione di altri gruppi di camminatori indipendenti interessati a effettuare un trekking partendo dai posti che, inevitabilmente, non potranno essere attraversati da Italica.
“Come un grande fiume che scende l’Italia, quindi, il percorso principale si arricchirà di numerosi affluenti che lo alimenteranno con le loro storie e le loro testimonianze”.
E uno di questi affluenti, visto che Italica 150 si trova ormai in prossimità dell’Appennino umbro-marchigiano, partirà proprio dall’Umbria.
Un gruppo di ternani, è partito dalla città dell’acciaio e raggiunge Brizzi a piedi a Colfiorito; di qui lo accompagnerà fino a Visso.
A battezzarli è stato lo stesso Brizzi: si chiameranno “Volontari della Valnerina”, anche per ricordare che Garibaldi proprio a Terni passò con i volontari nel 1849, dopo la conclusione della Repubblica Romana e, ancora a Terni, nel 1867 radunò le truppe di volontari per tentare di prendere Roma.
I Volontari da Terni “Ci piace camminare perché come diceva un amico alpinista vero, camminando in montagna svuoti la mente dai pensieri e dalle preoccupazioni e la riempi, pian piano, di vuoto”.
Si presentano così i Volontari della Valnerina, 5 ternani, tutti sui 40, che si uniranno a Italica 150 di Enrico Brizzi. Sono Gian Luca Diamanti, Carlo Befani, Riccardo Giubilei, Luca Colonnelli e Luciano Baccarelli.
“Abbiamo letto e apprezzato Brizzi seguendolo in tutti i suoi percorsi,
non solo quelli a piedi.
Ci piace l’idea che voglia tentare questa nuova e pacifica impresa dei Mille
al contrario, per vedere come sta l’Italia.
In quanto gruppo affluente, ci auguriamo di portare acqua buona al fiume di Italica 150 e anche noi avremo altri amici, come Stefano Bufi, Damiano Gaggia e Giuseppe Berni che ci accompagneranno”.
Dai Martani ai Sibillini “La nostra camminata - spiegano - è partita dall’estrema periferia di Terni, salendo verso i monti Martani.
Dall’antica via Flaminia siamo transitati per i resti della città umbro-romana di Carsulae e per l’eremo francescano della Romita, in mezzo ai boschi, a 800 metri d’altitudine, da poco restaurato e di nuovo abitato.
Di qui passò Francesco: ma per chi gira le montagne umbre non è facile trovare un sentiero non battuto da quel gran camminatore che fu il santo d’Assisi.
Il primo valico che incontreremo si chiama Cima Forca, è in mezzo e a quelle che una volta erano le Terre Arnolfe dei Longobardi e ci farà transitare nel versante spoletino verso la Valle Umbra, che piacque tanto a Carducci e ai visitatori del Grand Tour.
Dopo Spoleto riprenderemo la strada della montagna, seguendo l’antica Via della Spina, tra olivi, castelli, boschi e molte osterie.
Saliti a Passo d’Acera e a Cammoro prenderemo in direzione di Sellano per poi giungere a Colfiorito, l’altipiano degli antichi umbri dove
domenica 16 Maggio sera 2010 incontreremo l’equipaggio di Italica,
per proseguire lunedì 17 maggio 2010 verso Visso,
le sorgenti del Nera e le terre della Sibilla“.
”Se Enrico Brizzi con il suo lungo viaggio a piedi vuole scoprire
che Italia è quella del 2010, a 150 anni dall’Unità,
con il nostro modesto trekking, cercheremo di capire come sta l’Umbria,
specie quella dei territori montani.
www.italica150.org
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