Leon & miracoli munnizza business 🔹Mit Dreck Ordentlich Geld Verdienen

Venerdì 5 giugno 2020 | 06:45
Mazzette Sicula 🔹Mit Dreck Ordentlich Geld Verdienen 🔹

Dopo archiviazione di non aver trattenuto alcun rapporto con il clan dei Pillera di Aprile 2020 - per la Famiglia Leonardi - regina dei rifiuti in Sicilia - Oggi arresti e sequestri

Catania arrestate 9 persone dei soliti Clan & 110 milioni di euro posti sotto sequestro preventivo.

🔹 CATANIA Oggi GIOVEDI 4 GIUGNO 2020

Business della munnizza 🔹 Un sistema organizzato non per smaltire i rifiuti - Raccolte Differenziate: Trasi munnizza e niesci oro.

Guardia di Finanza sgomina 🔹 Associazione a Delinquere finalizzata al traffico illecito di RIFIUTI - frode nelle Pubbliche forniture - Corruzione continuata - rivelazioni di segreti di ufficio nonché per concorso esterno in associazione di tipo mafioso.

🔹 9 arresti tra - Traffici illeciti di RIFIUTI - frode nelle Pubbliche forniture - Corruzione continuata

Comando Provinciale di Guardia di Finanza di Catania,

su delega di Procura della Repubblica di Catania - i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, in collab.con servizio Centrale Investigazione Criminalità organizzata (S.C.I.C.O.), hanno dato esecuzione ad ordinanza di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania nei confronti di 9 persone: 2 in carcere - 3 agli arresti domiciliari e 4 sottoposti alle misure cumulative di obbligo di presentazione alla P.G. e di dimora - indagate, a vario titolo, per Associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di RIFIUTI, frode nelle pubbliche forniture, corruzione continuata e rivelazione di segreto d’ufficio nonché per concorso esterno in Associazione di tipo Mafioso.

🔹I fatti delittuosi, perpetrati negli Anni 2018 e 2019, sono essenzialmente connessi ad illecita conduzione della Discarica di LENTINI (Siracusa area), la maggiore per estensione in Sicilia, gestita da SICULA TRASPORTI nonché alle pressioni esercitate da esponenti del Clan mafioso dei Nardo finalizzate ad ottenere affidamento di un chiosco presente in interno di stadio della squadra di calcio Sicula Leonzio attualmente militante nel campionato professionistico di prima divisione.
Con il medesimo provvedimento, eseguito in data odierna dai Finanzieri del Nucleo P.E.F. di Catania (G.I.C.O.), è stato disposto, per le persone giuridiche ritenute responsabili, a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti e di CORRUZIONE per atti contrari ai doveri di ufficio - tutti delitti perpetrati dai loro amministratori negli interessi degli stessi - 🔹 il sequestro preventivo 🔹 (ai sensi dell’art.321 c.p.p., comma 1) di tutti i beni Aziendali, quote e Azioni sociali e la contestuale nomina di amministratori e custodi.
🔹 La suddetta misura reale preventiva, afferente a un Patrimonio societario complessivamente stimabile in circa 110 milioni di euro, precede la fase di contradditorio prevista dal D.Lgs.n.231/2001 (responsabilità amministrativa delle persone giuridiche) all’esito della quale il G.I.P. etneo determinerà l’eventuale nomina di un commissario giudiziale.

Imprese destinatarie del sequestro preventivo sono le seguenti:

🔹 SICULA TRASPORTI srl -adesso SICULA TRASPORTI spa avente sede a Catania, in via Antonino Longo (contrada San Giorgio), esercente Attività di trattamenti e smaltimenti di altri rifiuti non pericolosi - ovvero della gestione dei rifiuti solidi urbani (R.S.U.) ossia non riciclabili;
🔹 impianto di trattamento meccanico biologico (T.M.B.) situato nel territorio di Catania (contrada San Giorgio) mentre le vasche di abbancamento sono situate nel confinante comune di Lentini; la società ha un fatturato annuo di circa 100 milioni di euro e oltre 120 dipendenti;

🔹 SICULA COMPOST srl - avente sede a Catania, in via Antonino Longo (contrada San Giorgio), svolgente attività di produzione di compost - ovvero produzione di fertilizzanti agricoli derivanti da utilizzazione e trasformazione di scarti vegetali e agroalimentari; societa con 20 dipendenti, ha un fatturato di 3,6 milioni di euro;

🔹 GESAC srl con sede a Catania in contrada Coda Volpe, avente quale oggetto sociale estrazione di pomice e di altri minerali; la società, inserita nella filiera della lavorazione del R.S.U., forniva il materiale pietroso da cospargere (obbligatoriamente per legge) sulla parte secca del rifiuto, abbancato nelle vasche della discarica gestita da SICULA TRASPORTI - essa ha un fatturato annuo medio di circa 2 milioni di euro e ha oltre 20 dipendenti.

🔹 - Non destinataria della misura del sequestro preventivo ma persona giuridica indagata ai sensi del citato D.Lgs.n.231/2001 per la quale pende la richiesta di nomina di un commissario giudiziale è la: EDILE SUD srl avente sede a Scordia ed esercente attività di gestione di impianto di recupero, trasporto e produzione di rifiuti non pericolosi (rifiuti inerti) nel territorio di Lentini; la società, con 18 dipendenti, ha un volume d’affari di circa 1 milione di euro.

🔹 Ulteriori misure cautelari reali eseguite dai Finanzieri etnei sono il sequestro preventivo di oltre 6 milioni di euro finalizzato alla confisca del profitto illecito originante: dal traffico illecito di rifiuti; sequestro effettuato nei confronti dell’amministratore e del socio, tra le altre, di SICULA TRASPORTI - soggetti di seguito generalizzati (Antonino e Salvatore LEONARDI); - da un rodato circuito corruttivo caratterizzato dalla dazione costante di tangenti in contanti per decine di migliaia di euro;

🔹 Sequestro effettuato a carico di un pubblico ufficiale corrotto sotto nominato (Vincenzo LIUZZO).

🔹 Gli ARRESTATI 🔹 🔹 🔹 🔹 🔹
Per quanto concerne i soggetti destinatari delle misure personali, il principale indagato: Antonino LEONARDI (classe 1963) noto come Antonello, quale amministratore di fatto di SICULA TRASPORTI srl e di GESAC srl nonché amministratore di diritto di SICULA COMPOST srl - condotto in carcere.

🔹 Ristretto agli arresti domiciliari Salvatore LEONARDI (cl.1973), fratello di Antonino, in qualità di socio della SICULA TRASPORTI srl e della “GESAC srl.

🔹 Sottoposti a misure cumulative cautelari: obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora Pietro Francesco NICOTRA (cl.1984), quale responsabile impianto di compostaggio di Grotte San Giorgio a Catania dal quale provenivano anche parte dei rifiuti poi conferiti illecitamente in discarica e Francesco ZAPPALA’ (cl.1968), nella qualità di responsabile di impianto di trattamento meccanico biologico dal quale originavano i rifiuti illecitamente conferiti tal quale in discarica.

🔹 NICOTRA e ZAPPALA’, unitamente ai fratelli Salvatore e Antonino LEONARDI, quest’ultimo quale capo e promotore, costituivano Associazione a delinquere finalizzata alla commissione reiterata di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti e di frode in pubbliche forniture nonché alla pervasiva pratica corruttiva quale strumento utile a eludere i controlli e a ottenere dalle pubbliche amministrazioni competenti provvedimenti amministrativi favorevoli.

🔹 Destinatari delle misure cautelari di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora anche i fratelli Francesco (cl.1971) e Nicola GUERCIO (cl.1961) nella loro qualità di amministratori di diritto e di fatto della succitata EDILE SUD srl.

🔹 Appartenenti ad organi amministrativi Pubblici di controllo, destinatari della misura degli ARRESTI DOMICILIARI sono:
🔹 Vincenzo LIUZZO (cl. 1963), pubblico ufficiale corrotto, quale dirigente di unità operativa semplice dell’ARPA Sicilia (sede territoriale Siracusa), addetto ai controlli e monitoraggi ambientali;
🔹 Salvatore PECORA (cl. 1957) quale incaricato di pubblico servizio, istruttore tecnico impiegato presso il Libero Consorzio Comunale di Siracusa addetto al controllo sulla gestione dei rifiuti.

Custodia cautelare in carcere, invece, per Filadelfo AMARINDO, detto Delfo (cl.1952), dipendente di SICULA TRASPORTI srl e in quanto concorrente Associazione mafiosa denominata NARDO meglio conosciuta come Clan mafioso dei Nardo affiliato a Cosa Nostra etnea, storicamente facente capo a NARDO Sebastiano e operativa su LENTINI.

Le rapide e approfondite investigazioni condotte dai Finanzieri del Nucleo P.E.F. di Catania (G.I.C.O.) e dallo S.C.I.C.O. sotto la direzione di Procura distrettuale di Catania sono state sviluppate attraverso esecuzione di intercettazioni telefoniche e ambientali, accertamenti bancari, disamina della documentazione amministrativa afferente le autorizzazioni necessarie per la gestione degli impianti della famiglia LEONARDI nonché attraverso la messa a sistema degli elementi indiziari desunti da esecuzione di consulenza tecnica disposta da quest’Ufficio in ragione di un accesso presso gli impianti incriminati operato dai Finanzieri nel febbraio del 2019.

La consistente mole indiziaria così emergente permetteva di portare alla luce un perdurante e sistematico illecito smaltimento dei 🔹 rifiuti solidi urbani provenienti da oltre 200 Comuni siciliani convenzionati con la “SICULA TRASPORTI 🔹 un enorme quantitativo di rifiuti strutturalmente non più gestibile secondo le prescrizioni di legge che finiva in discarica senza subire alcun trattamento preliminare, un trattamento quest’ultimo essenziale per favorire l’individuazione dei materiali non ammissibili in discarica o dei rifiuti da destinare a operazioni di recupero.

🔹 In altre parole, gestione della discarica, dell’impianto T.M.B. e di compostaggio, da parte della Famiglia LEONARDI, orientata all’esclusivo perseguimento di utili attraverso il mantenimento delle convenzioni con i Comuni pur non essendo gli impianti nelle condizioni di poter più adempiere alle prescrizioni fissate dalle stesse autorizzazioni amministrative.

🔹 Il sistema illecito orchestrato da Antonino LEONARDI si reggeva su 2 pilastri: 🔹la puntuale dazione di tangenti a soggetti ritenuti dal corruttore, al di là del ruolo assegnato da amministrazione di appartenenza, in grado di influenzare la concessione di autorizzazioni amministrative 🔹 pilotare - preventivandoli, i prescritti controlli ambientali;

APPARENTE OSSERVANZA DELLE NORME🔹
- 🔹 fasulla rappresentazione della movimentazione dei rifiuti al fine di garantire apparente osservanza delle norme;
- 🔹una contabilità assolutamente non corrispondente alla reale entità e tipologia dei rifiuti conferiti in discarica e trattati in impianto di compostaggio.

Gli accertamenti tecnici operati direttamente presso le imprese gestite da Antonello LEONARDI permettevano di rilevare che sia ingenti quantitativi di R.S.U. (non sottoposti ai preventivi trattamenti di frantumazione, triturazione, successiva vagliatura e biostabilizzazione e, tra questi, anche la frazione umida che avrebbe dovuto essere destinata al recupero mediante compostaggio) quanto una consistente mole di materiale originata da un incompleto processo di compostaggio, venivano conferiti direttamente nella discarica Lentinese, previa attribuzione fittizia di un codice che identifica i rifiuti derivanti da tritatura e vagliatura e, in alcuni casi, anche senza che i rifiuti fossero tracciati da alcun formulario.

🔹 RIFIUTI ALTAMENTE PUTRESCIBILI 🔹

🔹Il sodalizio criminale che gestiva la SICULA TRASPORTI e le altre realtà aziendali collegate in filiera ammettevano in discarica per lo smaltimento finale, categorie di rifiuti che, per la loro stessa natura, non avevano i requisiti di ammissibilità necessari; rifiuti mai sottoposti anche ad un semplice esame visivo: in tal modo, i responsabili potevano accumulare, nel tempo, guadagni illeciti non spettanti anche in frode agli impegni assunti con i Comuni conferenti.

🔹Si trattava, dunque, di rifiuti altamente putrescibili e quindi in grado di formare percolati e di produrre biogas creando così concreti presupposti per emissione diffuse di maleodoranze oltreché di gas serra.
In alcune circostanze, veniva appurato che i PERCOLATI, liquidi che dovevano confluire sul fondo delle vasche e da qui stoccati in silos, erano sversati nel suolo e nelle acque circostanti.

🔹 Tra i rifiuti conferiti tal quali in discarica venivano rinvenuti frigoriferi interi (contenenti al loro interno ancora il poliuretano), pneumatici non ammissibili nella discarica lentinese, materassi non previamente lacerati, oggetti di plastica, metallo e carta recuperabili, pasti provenienti da mense ancora integri nonché rifiuti speciali sanitari.

Queste illecite modalità di conferimento di rifiuti in discarica determinavano anche 🔹 evasione del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi (art.3, Legge 549/1995) pari, 🔹per il 2018, a oltre 6,2 milioni di euro (a cui vanno aggiunti sanzioni e interessi).
Il tributo, da versare trimestralmente a Regione Sicilia dal gestore dell’impianto presso cui si effettua lo stoccaggio definitivo (nella sua qualità di sostituto d’imposta) è finalizzato a favorire la minore produzione di rifiuti e il recupero dagli stessi di materia prima e di energia.
🔹La tendenziale assenza di un trattamento preliminare al conferimento in discarica determina applicazione di aliquota per il tributo dovuto superiore a quella calcolata dai gestori della SICULA TRASPORTI.
🔹 Impianto di compostaggio di SICULA COMPOST a far data dal maggio 2018, iniziava a ricevere, presso la propria struttura, la frazione Umida proveniente dalla Raccolta Differenziata svolta da diversi Comuni siciliani, con i quali Azienda aveva stipulato preventivi contratti di conferimento, in ragione di autorizzazione rilasciata da Assessorato Regionale Energia e dei Servizi di pubblica Utilità che avrebbe consentito a SICULA COMPOST di ricevere presso la sua struttura un quantitativo massimo di 70 mila tons annue. Ma impianto di compostaggio, a fronte di potenzialità di lavorazione di frazione Umida calcolata intorno alle 160 - 170 tons giornaliere, ne riceva 250 - 270. 🔹
Tale realtà nota ad Antonino LEONARDI e a Pietro NICOTRA determinava gli stessi a stabilire che delle 1.400 tonnellate di rifiuto umido che arrivavano settimanalmente in impianto, 400 dovevano essere smaltite illecitamente ovvero senza sottoporle ad alcun processo di recupero e veicolandole tal quali nella discarica di Lentini.

🔹 Oltre 30.000 tons di rifiuti solidi inerti derivanti da lavori di scavo effettuati per la realizzazione di una nuova vasca nella discarica della SICULA TRASPORTI venivano smaltiti illecitamente nei terreni di proprietà delle società di LEONARDI. Tale ulteriore fraudolenta gestione dei rifiuti era realizzabile con la compiacenza dei fratelli GUERCIO e della loro EDILE SUD srl - la cui piattaforma risultava solo cartolarmente, attraverso la redazione di oltre 1.300 falsi formulari, luogo di destinazione dei succitati inerti.

Tale diffuso quadro di illegalità poteva perpetuarsi nel tempo in ragione del determinante contributo fornito da funzionari pubblici corrotti.
🔹Nello specifico, Vincenzo LIUZZO - dirigente ARPA di Siracusa (sezione CONTROLLI e monitoraggi AMBIENTALI),
si recava mensilmente presso la discarica di LEONARDI per ricevere una mazzetta in contanti di 5.000 euro. 🔹

La puntuale riscossione del profitto corruttivo - il giorno 20 di ogni mese - veniva documentato dai Finanzieri del G.I.C.O. da agosto 2018 al marzo 2019 e in una circostanza, dopo la ricezione dei contanti, anche riscontrata materialmente per effetto di un controllo su strada operato da una pattuglia della Compagnia Pronto Impiego di Catania.

LIUZZO risultava aver totalmente asservito la sua pubblica funzione alle finalità utilitaristiche e personali perseguite da Antonino LEONARDI con il quale intratteneva un rapporto confidenziale in dispregio dell’imparzialità cui deve conformarsi ogni pubblico dipendente.
LIUZZO, oltre a fornire suggerimenti a LEONARDI per una redditizia gestione ambientale dei suoi impianti, comunicava allo stesso in anticipo i controlli che ARPA Siracusa avrebbe effettuato presso gli stessi impianti in modo da consentire la predisposizione di tutti gli accorgimenti utili per non incorrere in accertamento di violazioni e abdicando così, il pubblico ufficiale, di fatto, ogni funzione di controllo.
LIUZZO, inoltre, su richiesta di LEONARDI interveniva su un controllo in atto presso la cava dei fratelli GUERCIO operato da funzionari ARPA e del Libero Consorzio di Siracusa affinché i controllori pubblici non rilevassero irregolarità.
Nello specifico, quest’ultimi venivano costretti a NON VEDERE un macroscopico disallineamento tra la realtà documentata dai falsi formulari e quella emergente dal visivo riscontro: i rifiuti inerti, presenti in cava, erano nettamente inferiori rispetto a quelli contabilmente registrati perché smaltiti, come su evidenziato, nei terreni delle aziende di LEONARDI.

Da ultimo, LIUZZO, nel partecipare a conferenze di servizi aventi quali oggetto autorizzazioni amministrative richieste da imprenditore corruttore, assumeva posizioni e formulava interventi sempre in linea con i desiderata dei LEONARDI.

🔹 Altro funzionario pubblico a libro paga dei LEONARDI era Salvatore PECORA, il quale similmente a LIUZZO, era solito notiziare Amministratore di SICULA TRASPORTI di tutti i controlli che sarebbero stati effettuati e curati dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa; PECORA, partecipava preliminarmente ai LEONARDI atti riservati del proprio ufficio prima che gli stessi fossero oggetto di deliberazione interna assumendo, a priori, posizioni congeniali a illecite finalità imprenditoriali di LEONARDI.

🔹Da ultimo, la meticolosa attività d’indagine di Guardi di Finanza portava alla luce anche una stabile e compiacente relazione finanziaria tra il gruppo imprenditoriale dei LEONARDI ed alcuni esponenti del clan NARDO (tra i quali Angelo RANDAZZO e Alfio SAMBASILE entrambi già condannati per 416 bis) ai quali Antonino LEONARDI faceva pervenire, durante le festività, somme in contanti di 5.000 euro tramite il suo collaboratore Delfo AMARINDO. Quest’ultimo forniva un rilevante supporto per la realizzazione dei progetti criminosi del clan NARDO, una collaborazione significativa manifestatasi attraverso plurime condotte, tra le quali - quella di riportare agli affiliati della compagine mafiosa le indicazioni e le volontà del boss recluso Alfio SAMBASILE.
Delfo AMARINDO rappresentava anello di congiunzione dei LEONARDI con il sodalizio Lentinese e questo ruolo viene in luce quando è necessario decidere a chi assegnare la gestione di un punto di somministrazione di cibi e bevande nello Stadio di calcio di SICULA LEONZIO; AMARINDO viene incaricato da Antonello LEONARDI di veicolare il messaggio che il chiosco non sarebbe stato affidato a nessuno dei gruppi criminali pretendenti e che gli stessi sarebbero stati ripagati per il mancato introito con le dovute regalie.

Antonino LEONARDI e suo figlio erano ben consapevoli, in quel frangente, quali rischi corressero nel concedere quelle attività a figure orbitanti negli ambienti di criminalità organizzata.

Investigazione della Guardia di Finanza di Catania ha fatto luce su un groviglio illecito d’interessi permeante la gestione della maggiore DISCARICA SICILIANA così confermando come il delicato settore ambientale possa essere facile preda di rovinose pratiche corruttive oltreché di appetiti mafiosi.

Catania, 4 giugno 2020

Alfio Pizzone



TAGS: Ambiente - Amarindo - Arpa Siracusa - Clan mafioso dei Nardo - Leon - Leonardi - Leonzio - Lentini - mazzette sicule - sicula compost - sicula trasporti - Vincenzo Liuzzo dirigente ARPA di Siracusa


Commenti

Devi eseguire il Login per pubblicare un commento

Questo articolo non e' ancora stato commentato

Lascia un commento!