da STASERA domenica 19 luglio final show 66° Taormina FilmFest in Teatro greco

Evento valido dal 19 luglio 2020 al 19 luglio 2020
🔹TAORMINA Cinema festival festeggia gli 80 anni del 3 volte Premio Oscar Vittorio Storaro con i film Apocalypse Now - Reds e Ultimo Imperatore 🔹 i primi 50 Anni di attività del Maestro che per 25 anni ha illustrato con impareggiabile e sapiente potenza delle sue immagini - i film di Bernardo Bertolucci e quelli di Francis Ford Coppola - Warren Beatty - Carlos Saura - Woody Allen (Cafè Society - La Ruota delle Meraviglie - Un giorno di pioggia a New York).


🔹 Nikolaj Coster-Waldau First guest intern in Taormina FilmFest. - Il celebre attore danese, amato interprete dello show HBO Trono di Spade - ritira uno dei Taormina Arte Awards consegnati il 19 luglio🔹Il était un petit navire, film-testamento di Marion Hänsel, open FilmFest 🔹 66° Taormina intern FilmFest proiezioni in sala in Palazzo dei Congressi 🔹 di Taormina, Free entry e su prenotazione. 🔹 66° Taormina intern FilmFest - diretto da Leo Gullotta🔹 con selezione dei Film a cura di Francesco Calogero, prontamente reinventato di fronte ad emergenza postVirus e, nel rispetto delle nuove norme🔹domenica 19 luglio 2020 riaccende le luci del grande CINEMA in quella suggestiva cornice naturale millenaria del Teatro greco, nuovamente fruibile e adibito ad eventi di spettacolo seppur in una inedita veste scenografica.🔹 Final show con la partecipazione di Orchestra Sinfonica Siciliana, con protagonisti i vincitori del Concorso, con la consegna dei🔹Premi Cariddi e Maschere di Polifemo oltre ai Taormina Arte Awards alla carriera.
🔹Il était un petit navire (There Was a Little Ship) film - A woman, hospitalized for a relatively long period, observes what surrounds her. She has time to dream, to revisit certain moments of her life. These memories, like small bubbles begin with her birth in Marseille in 1949 and bring us to Antwerp, Paris, New York, to end in Flanders in 2015, after she gets out of the hospital. There Was A Little Ship is a filmic-biographical essay, sincere and poetic. 🔹 Hänsel racconta vicende personali nelle proprie opere: il suo lungometraggio Nuages, ad esempio, contiene riflessioni scritte per il figlio fino al compimento dei 18 anni e presentate in forma di lettere intime raccontate da diverse attrici in diverse lingue - da Catherine Deneuve in francese Charlotte Rampling in inglese - Barbara Auer in tedesco e
Antje De Boeck in olandese.🔹Qualcosa di lirico nel sentire la Hänsel pronunciare le sue stesse parole, pur non comparendo mai sullo schermo. Film Documento particolarmente tenero e personale, e narrato partendo dal presupposto che la Hänsel ha rischiato quasi di non poter narrare i fatti di persona. La regista, infatti, ricoverata in ospedale per 2 mesi a causa di infezione da streptococco e ha avuto operazione a cuore aperto per inserimento di uno stent. E proprio durante il periodo di degenza in ospedale che la regista matura idea di realizzare questo film autobiografico e portare così lo spettatore nei luoghi più importanti della sua vita: dalla Città natale Marsiglia al tempo trascorso ad Anversa, passando per una scuola d'arte in Inghilterra e le esperienze di recitazione a New York e a Parigi fino a intraprendere, quasi per caso, la carriera di regista. Aspetto interessante di molte delle relazioni che la Hänsel racconta sta nel fatto che esse si interrompono bruscamente: Narra di gioie e sofferenze, ma senza cadere troppo nel sentimentale. In questo ultimo film la regista lascia sempre nello spettatore il desiderio di saperne di più – poco importa che stia parlando del nonno, della sorella maggiore o dei suoi amanti – è intrigante il modo in cui non si lascia definire dalla propria opera. Riferendosi a quando era ancora aspirante attrice, la regista racconta un episodio accaduto a New York, quando a un casting venne ricevuta da un uomo che iniziò subito a togliersi i vestiti.🔹 Racconta di come abbia girato un film a Cannes solamente grazie a una storia riguardante il figlio scomparso a Lione. Non che a quell’epoca la vita fosse molto facile per un attrice a Parigi. Nel film, i ricordi si alternano alle scene in ospedale e alle parole della regista vengono conferiti ulteriori risonanza e potere dal costante ricordo della fragilità della vita. In ultima analisi, questo film documento rappresenta una perfetta introduzione alle opere – spesso sottovalutate – della Hänsel.🔹Il était un petit navire prodotto dalla belga Man's Films Productions e coprod. da RTBF e ZDF ARTE.

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