Libya Civil war 3 years after the uprising that ousted Gaddafi Libia bruciano depositi petrolio a 3 km da Tripoli ultimaora 3 Aug 2014

Domenica 3 agosto 2014 | 21:44
Libya Civil war 3 years after the uprising that ousted Gaddafi Libia bruciano depositi petrolio a 3 km da Tripoli ultimaora 3 Aug 2014

La maggior parte dei Governi occidentali ha già evacuato le proprio Ambasciate.

Solo Italia mantiene aperta la propria Ambasciata in TRIPOLI:

www.ambtripoli.esteri.it

• Libia Anarchy in Libya: Tripoli Fuel Depot Ablaze After Rocket Attack Hopeless
MidEast Facts and questions Libya Crisis
Benghazi & Tripoli bruciano migliaia in fuga.

Libia, bruciano depositi di petrolio a 3 km da Tripoli.

Fiamme e fumo denso incendi divampano a Tripoli nei depositi di carburante, e si stanno pericolosamente estendendo, vera propria GUERRA CIVILE nella battaglia tra milizie di MISURATA e Zintan che da 25 giorni si disputano il controllo dell'aereoporto della Capitale Libica.

Unico tra gli Stati Occidentali ad occuparsi di Libia: ITALIA

- Il presidente del Consiglio Matteo Renzi nei giorni scorsi - ha telefonato al segretario delle Nazioni Unite Ban Ki Moon per chiedere mediazione ONU che metta fine allo scontro tra le fazioni, seguita da una Conference call con il presidente Usa Barack Obama dello stesso tenore.

Ma né le Nazioni Unite né gli Usa sono presenti a Tripoli.

///// Libya · Middle East and North Africa

Africa · Arab and Middle East unrest

With Libya's return to war, democratic dream is all but ruined

Crisis escalates as rival governments preside over violence that is tearing nation apart three years after Arab spring


AMBASCIATE in Tripoli EVACUATE

• Francia - Germania - ONU - Usa - Uk

France had already called on all French nationals to leave Libya, which in the last 2 weeks has descended into its deadliest violence since the 2011 war that ousted Muammar Gaddafi.

READ MORE
www.bbc.com

////// ENGLISH VERSION
www.aljazeera.com

////// ARABIC VERSION
www.aljazeera.net

• ONU ha fatto i bagagli già da 1 settimana;

• sabato 26 luglio 2014 evacuata - Ambasciata USA e la rappresentante Usa Deborah Jones trasferita a Tunisi.

• Evacuata Ambasciata Tedesca

• Gli occidentali ma anche i Turchi di Erdogan si preparano a dare, almeno temporaneamente, l'addio a Tripoli.

Negli ultimi 6 mesi UE Unione Europea e gli Usa hanno fallito il compito di accompagnare la transizione libica dopo avere bombardato 3 anni fa per mesi le truppe di Gheddafi

• Renzi a Ban Ki Moon: Onu sia parte attiva

- Renzi: non mi preoccupano gufi, riforme e conti, ma la Libia.

• Caos in Libia, si intensificano scontri: rimpatriati 100 italiani

Quando a Bengasi esplose la rivoluzione in Feb.2011 in Libia non c'erano né strutture civili indipendenti che potevano guidare i rivoltosi né intellettuali liberi in grado di trasformare, come in Tunisia, gli slogan sociali in slogan politici e in programmi per i Governi futuri.

- Questo spiega la divisione sia politica che militare della società libica dove i capi locali, gli ZAIM hanno la pretesa di rappresentare la popolazione attraverso legami di parentela e/o di clan tribali.

Neppure la ricchezza petrolifera ha avuto un ruolo di collante degli interessi libici.

Dalla Tripolitania alla Cirenaica sono sorti capi e movimenti intenzionati a mettere le mani sull'oro nero ma nessuno finora si è dimostrato in grado di esercitare un fermo controllo sulle ricchezze e sul potere.

///// Neppure il generale Khalifa Haftar che con l'aiuto dell'Egitto ha aperto a Bengasi la sua battaglia personale contro gli islamici riesce a raccogliere consensi davvero consistenti: viene percepito come un personaggio al momento utile ma anche un opportunista che ha vissuto per decenni fuori dal Paese all'ombra degli Americani.

Divisioni politiche e geografiche della Libia hanno fatto rinascere il modello di guerriglia locale e tribale che ricorda da vicino quello dei combattenti della guerra coloniale anti-italiana.

I capi di questa Nuova Libia, dove confluiscono rivoluzionari, liberali, ex gheddafiani, islamisti, non si preoccupano per nulla dei programmi politici o del futuro del Paese: ognuno reclama di essere un democratico ma in realtà quello che conta è che i loro seguaci militanti impugnino le armi.

Source: Al Jazeera and PRESS agencies

Alpiz
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