aqua show per non perdersi in un bicchiere d’acqua Burgio (Agrigento) giovedì 28 Apr 2011 Capitale italiana per l'Acqua pubblica • Event avec vice sindaco Paris

Martedì 26 aprile 2011 | 00:00
La Sicilia si mobilita in vista dei referendum contro la privatizzazione dell’acqua. Giovedì 28 aprile 2011 il comitato referendario regionale
- 2 SI per l’acqua BENE COMUNE, costituito dal Forum Siciliano – un variegato cartello di associazioni, movimenti, sindacati, partiti, enti locali – ha promosso una manifestazione regionale a Burgio.

Scelto il centro agrigentino – rinomato per le sue pregiate CERAMICHE – perché diventato uno dei SIMBOLI della battaglia contro la privatizzazione dell’acqua in Sicilia.

• Burgio, con i suoi circa 3 mila abitanti, è uno dei 24 Comuni della provincia di Agrigento, che si è rifiutato per primo, di consegnare le reti e gli impianti al gestore privato: la società Girgenti Acque spa.

• in vista dell'apertura della campagna referendaria, la presenza del vicesindaco di Parigi, Madame Anne Le Strat, presidente della società pubblica - Eau de Paris - appositamente invitata a Burgio dal sindaco Vito Ferrantelli che, insieme a 20 Sindaci agrigentini, ha ingaggiato una vera e propria battaglia per riportare alla gestione pubblica il servizio e la distribuzione dell'acqua potabile.

//////////////// EAU de PARIS ////////////////

La programmation détaillée des différents Parcours de l’eau à Paris est disponible sur

www.eaudeparis.fr

Renseignements et réservations auprès du Pavillon de l’eau (entrée gratuite)
77 avenue de Versailles 75016 Paris – 01 42 24 54 02
Ouvert du lundi au vendredi de 10h à 18h et le samedi de 11h à 19h

////// in p.zza Umberto BURGIO si riuniscono i rappresentanti delle civiche amministrazioni agrigentine e siciliane, i rappresentanti dei comitati che arrivano da tante Regioni italiane, in particolare da Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Puglia, e i dirigenti delle Associazioni pro referendum.

Presso il palazzo comunale BURGIO, nel primo pomeriggio, il vicesindaco di Parigi Anne Le Strat illustra alle delegazioni di amministratori i risultati ottenuti in Francia con il ritorno alla rimunicipalizzazione del servizio idrico, dopo una gestione privata di 25 anni.

////////////// LEZIONI sull'acqua pubblica, non in un sobborgo, ma in una capitale mondiale come PARIS

- Non temiamo l'azione del Governo che ha annunciato di volere marcia indietro sulla privatizzazione del servizio idrico - dice il sindaco Ferrantelli - noi continueremo la nostra battaglia sino ad arrivare al referendum popolare che dovrà cancellare la gestione privata del servizio.

////// da oltre 2 anni che lottiamo aspramente, anche a rischio di denunce personali, con buona parte dei sindaci Agrigentini e Siciliani, per ridare l'acqua alla gente che non sopporta assolutamente i costosi canoni idrici della distribuzione, con i continui disservizi che si verificano.
La battaglia di Burgio e delle amministrazioni comunali della provincia è iniziata quando gli amministratori Comunali si sono rifiutati di consegnare le reti idriche alla società Girgenti Acque.


////////// ACQUA IN BOCCA IN SICILIA /////////

• La rivolta di Burgio. Il sindaco Vito Ferrantelli del Fds, rievoca la storica mattina del 20 gennaio del 2009 - Quando arrivarono da Palermo i commissari spediti dall’Arra, l’agenzia regionale rifiuti e acqua – rammenta il primo cittadino – trovarono il portone del Municipio sbarrato da una catena umana: c’era l’intero Paese in piazza. Che li costrinse a fare dietrofront. Oggi, il servizio idrico di Burgio continua ad essere gestito dal Comune.

• Bollette pazze nel vicino Comune di Ribera, la patria dell’ARANCE Dop, dove il servizio idrico è passato alla gestione privata – come racconta l’ex sindaco Santo Tortorici, già deputato del Pci, che ad 86 anni capeggia energicamente il comitato cittadino per la pubblicizzazione del servizio – le bollette sono salatissime.
All’inizio, arrivarono cartelle di 8 mila euro in un condominio di 4 famiglie.

///////// • il Vice sindaco di Parigi per MADRINA //// •
per la manifestazione regionale di GIOVEDI 28 Apr 2011

– sostengono gli aderenti del comitato referendario siciliano – serve a dare un duplice sostegno alla battaglia in corso: sia alla vittoria referendaria dei SI, che all’approvazione del disegno di legge – su iniziativa popolare e di 135 Consigli Comunali dell’isola – per la ripubblicizzazione del servizio idrico.

Alla giornata di mobilitazione regionale, partecipa ospite illustre: il vice sindaco di Parigi, Madame Anne Le Strat.

• Referendum e proposta di legge dal basso.
Oltre al referendum in Sicilia, per la 1a volta è stata anche presentata, ad iniziativa popolare ed il voto di 135 consigli comunali di ogni colore politico, una proposta di legge per la ripubblicizzazione ed il riordino dell’intero settore idrico.

La ripubblicizzazione, deve riguardare anche il sovra ambito: cioè la società mista Sicilacque che gestisce gli invasi dell’isola e le condotte esterne.

• il caso Siracusa - Con la privatizzazione – sostiene Josè Sudano, esponente del Forum per l’acqua aretuseo – a Siracusa, le bollette sono quasi raddoppiate.
• Raddoppiato il canone fisso per i palermitani. A Palermo la stessa musica: la società Aps spa (Acque potabili siciliane) , che gestisce il servizio idrico nei 57 Comuni del palermitano (su 82 dell’intera provincia), vuole far pagare il conto delle inefficienze ai cittadini

• Parentopoli a Caltaqua. Altro flop, coperto dal silenzio bipartisan dei nisseni, si è rivelata l’unica gestione in toto privata, affidata alla spagnola Caltaqua spa. Bollette salate, acqua spesso inquinata (ultimamente dagli idrocarburi) e nessun miglioramento del servizio (erogato solo per poche ore, ogni 3 giorni come da 40 anni). Su Caltaqua, aleggia anche l’accusa di una gigantesca “parentopoli” con assunzioni di famigli e prebende ad amministratori, sindaci, parlamentari su cui la magistratura nissena, potrebbe prima o poi accendere i riflettori

• Anomale aggiudicazioni. In sei province su 9, gli Ato idrici nell’affidare il servizio a società miste o private, hanno seguito procedure di assegnazione, che presentano ovunque anomalie
• Altro che privato è bello. In Sicilia, si è rivelato brutto e costoso per i siciliani.
• Menfi, è uno dei 24 Comuni agrigentini che ha fatto guerra alla privatizzazione del servizio idrico, con in testa il sindaco Michele Botta, del Pdl. Uno dei firmatari della proposta di legge ad iniziativa dei consigli comunali, che è stato preso di mira ultimante con minacce ed intimidazioni.
Non stiamo facendo la guerra a nessuno – precisa Paolo Campo del Forum locale – sono loro che ce la stanno facendo, togliendoci un servizio che abbiamo in gestione da oltre 150 anni. Ci stiamo solo difendendo – ribadisce Campo – da questo atto di sciacallaggio.
L’anno scorso, l’intero Paese, 13 mila abitanti, insieme ad i parroci, scesero in piazza armati con PISTOLE ad ACQUA, e misero in fuga i commissari inviati dall’Arra, per costringere il Comune a cedere impianti e reti, alla società Girgenti Acque spa.

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