25 Nov 2015 Paris The day after Analysis and insights from experts on global . . .

Domenica 15 novembre 2015 | 10:10
25 Nov 2015 Paris The day after Analysis and insights from experts on global . . .


I media americani hanno dato grande risalto alla telefonata di Papa Bergoglio con Tv2000, la TV della Conferenza episcopale italiana, secondo cui questi attacchi fanno parte della 3a guerra mondiale.

Affermazione di elementare semplicita' che il Pontefice ha voluto dare per richiamare l'attenzione della gente assopita nel ricorrente finche' succede agli altri, per me va bene . . .


I 129 morti (fino ad ora) e i 400 feriti, tra i quali molti in gravi condizioni, sono un attacco al cuore della Civilta' occidentale e la conferma che la valanga di una catastrofe mondiale ha cominciato a muoversi.

Parigi insegna alcune ovvieta':

I servizi segreti francesi non hanno fallito.
Semplicemente non sono stati in grado di fare fronte alla organizzazione delle cellule ISIS cosi' come l'intelligence americana fu presa di contropiede dall'11 settembre 2001.

Se come sembra sono bastati 8 terroristi votati al martirio per scatenare in 7 punti della capitale francese il caos totale questo significa che la reazione al fondamentalismo religioso non puo' che essere incerta e senza risultati.

Domanda: come hanno fatto a comunicare tra loro i membri dell'organizzazione terroristica? Certo non in maniera digitale. Forse riscoprendo la tradizionale posta o lasciando messaggi in punti anonimi.

Il presidente francese ha annunciato dure ritorsioni contro ISIS che si risolveranno certamente in una intensificazione dei bombardamenti con il coinvolgimento di donne e bambini spesso usati come scudi strategici.

La valanga ormai si muove e non si sa dove potra' andare a finire.
il conflitto tra sciiti e sunniti che alimenta ISIS . . .
il vero scontro del nuovo millennio le 2 componenti del mondo musulmano : sunniti contro sciiti


A fronteggiare la mezzaluna sunnita (Qatar, Turchia e Arabia Saudita) sostenuta da Usa e Israele, ecco Iran degli Ayatollah, la Siria alawita, Iraq del premier sciita Haider al Abadi e il partito libanese Hezbollah.

Nella instabile coalizione antiterrorismo con Usa, Francia, Inghilterra, Russia, non e' chiaro quale ruolo andra' a giocare IRAN sciita unica vera fortezza contro il fondamentalismo sunnita.

Da anni si parla negli ambienti diplomatici di Washington della conflagrazione prossima ventura tra le 2 componenti del mondo musulmano.

Ma si pensava in maniera sorniona che fosse un problema che riguardava solo i 2 eterni rivali all'interno dell'ISLAM dei quali uno, i sunniti, decisamente piu' numeroso come adepti a livello planetario.

Il conflitto riguarda ormai ogni Stato Europeo e l'America dove la componente musulmana e' forte di milioni di individui.

In piu' c'e' voglia di scontro e di guerra tra le giovani generazioni non solo musulmane che vogliono sfogare in qualche modo l'eccesso di energie e la mancanza di prospettive per il proprio futuro.

La guerra mondiale e' una livella che alla fine del suo parossismo velleitario lascia sul terreno centinaia di milioni di vittime innocenti come hanno dimostrato il 1° ed il 2° conflitto mondiale.

E sulle ceneri di un'umanita' agonizzante si ricostruiscono business e ricchezze.
Oscar Bartoli

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