San Giuseppe in Sicilia • Culto Cucina Feste in oltre 30 cittadine sicule • Altari • Maccu • Pani Votivi • Tavolate . . . . 13/19 Mar 2011

Sabato 12 marzo 2011 | 00:00
San Giuseppe in Sicilia • Culto Cucina Feste in oltre 30 cittadine sicule • Altari • Maccu • Pani Votivi • Tavolate . . . . 13/19 Mar 2011

//////////////// • Il culto per San Giuseppe θ diffuso in moltissimi paesi della Sicilia dei quali il Santo θ patrono.

Nella tradizione popolare svolge un ruolo ben determinato, quello di avvocato delle cause impossibili.

• il banchetto per la festa di S.Giuseppe viene denominato in vari modi a seconda del paese: - cena, ammitu, artaru, Tavulata -

• I tipici pani votivi di Chiusa Sclafani e Salemi iscritti nel Registro dei beni immateriali dell’Assessorato Regionale dei Beni culturali.

• Tipico della cucina siciliana il Maccu piatto rituale della festa di S. Giuseppe, tipico della della provincia di Ragusa ma diffuso in tutta la Regione.

Si ottiene utilizzando le fave secche o quelle fresce, nel qual caso si chiama maccu virdi o i faviani, nel tardo latino maccare significa schiacciare, si correla alla maschera tardo latina di Maccus, rappresentato con una bocca enorme e protagonista di molte favole, progenitore di Pulcinella.
Probabile che da "maccu" incrociato col greco makriςn venga il nome maccarruni.

Nella cucina pugliese prende il nome di 'Ncapriata , italianizzato poi in Capriata, accompagnandosi con cicoria lessata, detta anche fahe e cecore reste, fav' i foggh'.

Il nome sembra derivi dal greco kaporidia, citato da Aristofane nelle Rane come cibo destinato ad Ercole.

// • FESTE di S.GIUSEPPE in SICILIA /// • 13/19 Marzo 2011


/////// • Altari • Maccu • Pani Votivi e TAVOLATE /////// •

• Acicastello (Catania) • Alessandria della Rocca (Agrigento) • Alia (Palermo) • Bagheria (Palermo) • Capaci (Palermo) • Casteldaccia (Palermo) • Chiusa Sclafani (Palermo) • Donnalucata (Ragusa) • Fiumefreddo (Catania) • Francofonte (Siracusa) • Leonforte (Enna) • Marina di Ragusa • Marineo(Palermo) • Nizza (Messina) • Partinico(Palermo) • Piazza Armerina (Enna)• Pietraperzia (Enna) • Ragusa • Ramacca (Catania) • Ribera (Agrigento) • Salemi (Trapani) • Santa Croce Camerina (Ragusa) • S. Giuseppe Jato (Palermo) • Scicli (Ragusa) • Valguarnera Caropepe (Enna)


//////////////// • Il culto per San Giuseppe θ diffuso in moltissimi paesi della Sicilia dei quali il Santo θ patrono.

/////// Nella Tradizione popolare svolge un ruolo ben determinato, quello di avvocato delle cause impossibili.

//// L'Etno-storico Pitrι (specialista delle Feste patronali) descrive cosμ la devozione dei Siciliani per il santo: Dei Santi il piω carezzato patrono θ S. Giuseppe che occupava 13 Comuni (oggi molti di piω).

• Il suo culto si manifesta attraverso un complesso di elementi rituali, pubblici e privati, quali il banchetto sacro, la preparazione dell'altare, la raccolta delle offerte, la sacra rappresentazione, l'accensione dei fuochi e la processione, che hanno luogo in 2 diversi periodi dell'anno: a marzo e a fine agosto.

• Anticamente il santo veniva celebrato con messe e novene ogni mercoledμ sin dal mese di gennaio, oggi invece ci si limita al solo mese di marzo e la data della sua festa coincide con l'equinozio di primavera.

• Nella tradizione popolare, oltre ad essere il protettore degli orfani e delle ragazze nubili, San Giuseppe protegge soprattutto i POVERI, ed θ per questo motivo che esiste l'usanza di preparare il pranzo sacro offerto ai bisognosi e agli orfani.

• il banchetto per la festa di S.Giuseppe viene denominato in vari modi a seconda del paese: - cena, ammitu, artaru, Tavulata -

Anche il giorno della sua preparazione puς variare: il 19 marzo, giorno della ricorrenza liturgica, ogni mercoledμ del mese di marzo e in qualunque altro momento dell'anno.

- • L'uso di imbandire mense su altari allestiti per l'occasione, diffuso in tutta l'area del Mediterraneo, risale fin alle epoche piω antiche.

- • Il cibo, nella sua valenza simbolica e rituale, diventa quindi l'elemento principale nei festeggiamenti dedicati al santo.
- • La preparazione dell'altare consiste nell'edificazione di una cappelletta utilizzando come materiali il legno o il ferro.

- • La struttura viene ricoperta da rami di mirto e di alloro, simboli agresti con chiaro significato propiziatorio, e in ultimo essa viene decorata con arance, limoni e piccole forme di pani, legati tra di loro con delle cordicelle

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