Consorzio di Tutela Vino CERASUOLO di Vittoria rinnova i vertici Nuovo Presidente Massimo Maggio

Mercoledì 18 settembre 2013 | 17:44
Consorzio di Tutela Vino CERASUOLO di Vittoria rinnova i vertici Nuovo Presidente Massimo Maggio

Consorzio Tutela Vino CERASUOLO di Vittoria ha rinnovato i vertici nei giorni scorsi eleggendo Nuovo Presidente Massimo Maggio (Maggio Vini) - già vice presidente - il CdA composto da Francesco Ferreri (Az. Valle dell'Acate) - Nicolò Siciliano (Segretario) - Achille Alessi (Terre di Giurfo) - Guglielmo Manenti (Az. Manenti) - Giambastista Cilia (azienda Cos) - Marco Calcaterra (Azienda Avide).

Consorzio di Tutela del Vino CERASUOLO di VITTORIA - unico d.o.c.g. Siciliano - riconosciuto con Decreto Ministeriale del 24.04.2001, il Consorzio ha avuto l'incarico di tutela, valorizzazione e cura generale, ai sensi della L. 164/92 art. 19 comma 1.
Esso rappresenta circa l’ 85 % di 33 produttori delle province di Ragusa, Catania e Caltanissetta, che sono le aree di produzione del VINO Cerasuolo di Vittoria.

Alcune Cantine socie

www.maggiovini.it

www.valledellacate.it

www.valledellacate.it

COMISO
www.avide.it

www.avide.it


www.terredigiurfo.it

www.vinimanenti.it

www.cosvittoria.it

www.nanfro.com

Vino CERASUOLO di VITTORIA HISTORY

Cerasuolo di Vittoria immesso sul mercato nazionale per la 1a volta nel 1933 nellíambito della mostra mercato di Siena ma nella zona d'origine era prodotto e apprezzato da molto tempo.

Questo vino, ha ottenuto la Doc nel '73, viene prodotto con le uve Frappato (minimo 40%) e Calabrese (massimo 60%) ed ha colore rosso ciliegia, profumo intenso e delicato e sapore pieno rotondo e armonico.
La gradazione minima è di 13° ed è un vino da abbinare agli arrosti.

ARCHEO VINO Cenni Storici

Per leggere la Sicilia antica e per identificare la sua grande viabilità - che fa invidia alle autostrade nel nostro tempo - bisogna immaginare l'Isola coperta da boschi ( 85 % ), con grandi fiumi navigabili e con distese acquitrinose,come le piane di Gela e di Catania.

Infatti, il nome del paese GIARRATANA - da Gerratana ( RAGUSA ) deriva da luogo dei cerri cioè delle quercie - specie quasi completamente estinta nella zona.

L'attuale visione aerea dell'isola , oggi completamente diversa, fino alla irriconoscibilità.
L'inaridimento generale ha stravolto il paesaggio.

Ecco perché oggi sembra paradossale il fatto che Claudio Mamertino - nobile romano del periodo IMPERIALE di ROMA, imbarcandosi a Civitavecchia ( Roma ), potesse raggiungere col barcone la sua villa del Casale di Piazza Armerina, all'interno della Sicilia.

O che le colonne monolitiche di marmo, fatte a Cipro, raggiungessero per la via fluviale del fiume Gela, il centro dell'Isola.

Quindi la strada di collegamento fra i 2 mari ( Ionio e Mediterraneo ) usata dai Geloi (Gelesi) dai Caleatini (Caltagironesi ) e dai Leontinoi (Lentinesi ), non potendosi sviluppare attraverso le piane acquitrinose di Gela e di Catania, si sviluppava necessariamente attraverso un tracciato collinare , chiamato STRADA del VINO.

Lungo questo tragitto Catania & Kamarina - erano collegate passando attraverso Lentini Caltagirone - Acate - Vittoria - Comiso, sono evidenti le tracce di una attività vitivinicola costituita da palmenti, fondaci per le soste, fornaci per la costruzione di anfore da vino (Caltagirone ), per arrivare indi a Kamarina che col suo porto d'imbarco, era lo sbocco naturale di questi commerci provenienti dalla parte sud dell'Isola.

Una prova evidente di ciò , si ha nel museo Archeologico di Kamarina ed è costituita dal ritrovamento di numerose anfore vinarie nei fondali del mare antistante.

Che il territorio circostante Kamarina, fosse a vocazione vinicola, provato dal fatto che presso il Museo archeologico di Siracusa esiste un documento, trovato nel territorio di Kamarina, eccezionale per la sua unicità essendo costituito da una lamina di piombo arrotolata, che è un vero e proprio atto notarile di vendita di un terreno coltivato a vigneto - compreso tra i fiumi Ippari ed Irminio, delle dimensioni di poco più di un ettaro e la compratrice era una donna proprietaria di una rivendita di vino, quindi già esisteva a quella data un commercio di vino : QUELLA DATA era nel III secolo A.C.

Inoltre in quella zona esisteva un arbusto che produceva una bacca rossa e che si chiamava Kerasos, diversa dal ciliegio; si potrebbe pensare che il vino Cerasuolo di Vittoria possa aver preso il nome da quella bacca.

In quanto al Vino Cerasuolo di Vittoria della tipologia attuale, si ha una data certa di nascita che è il 1606,quando fu fondata la città di Vittoria:la sua fondatrice Vittoria Colonna Henriquez,infatti regalò in quell'anno ai primi 75 coloni,un ettaro di terreno a condizione che ne coltivassero un altro a vigneto.

La vitivinicoltura si svilupperà poi enormemente nel tempo tanto che l'abate Paolo Balsamo,nel 1808 scriverà: - La campagna di Vittoria è di 10 mila salmi circa (230.000 Ha); è nella massima parte sabbiosa, calcarea; produce proporzionalmente poco di frumenti, orzi e legumi, molto olio, canape, carrube; e soprattutto vino il quale ha molto credito e si deve, a parer mio, riguardare come il migliore di quelli da pasto di tutta l'Isola…..non è composto quasi di altre viti che di grossonero, di calabrese ( nero d'Avola) ed incomparabilmente più da frappato.

Vino che deve la sua preziosità alla virtù dei vitigni; alla magia del clima; alla diligente coltura ad opera di pochi appassionati operatori.

Il Consorzio di Tutela del Cerasuolo, ha una costante vigilanza sulla qualità del prodotto, ed una oculata opera di promozione svolta a favore di questa perla enologica.
Consorzio di Tutela del Vino Cerasuolo di Vittoria Docg c/o CCIAA RAGUSA
Piazza Libertà - Ragusa
E-MAIL info@cerasuolovittoria.eu
TELEFONI & FAX Tel. 328 4580062 Fax 0932 875114


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