Innovations in Cardiology world Congress Barcelona until 3 Sept 2014

Lunedì 1 settembre 2014 | 02:44
Innovations in Cardiology world Congress Barcelona until 3 Sept 2014

ESC European Society of Cardiology 2014 LCZ696 A new medicine from Novartis • Innovations in Cardiology Sanità & Prospettive telemedicina . .

Novartis Study Shows New Heart Drug Cuts Cardiovascular Deaths
Treatment Also Reduces Risk of Hospitalization for Patients With Chronic Heart Failure

Buone notizie per le cure degli scompensi cardiaci - dopo tanti anni e numerosi flop, finalmente sembra arrivato il momento di aggiornare la terapia dello scompenso cardiaco, con una nuova classe di farmaci, gli ARNi (inibitori angiotensina & neprilisina), che riducono del 20% la mortalità cardiaca.

30 mila cardiologi e migliaia di presentazioni scientifiche - pubblicate in contemporanea sulle più importanti riviste scientifiche internazionali

LCZ696 1° farmaco Novartis da oltre un decennio ad aver dimostrato di poter fare la differenza nel trattamento dello scompenso cardiaco cronico.

NOVARTIS pharma
www.novartis.com/newsroom/media-releases/en/2014/1852531.shtml

www.escardio.org

BARCELONA: A new medicine from Novartis could replace drugs that have been central to treating heart failure for a quarter of century, after proving remarkably effective in reducing deaths in a keenly awaited study.

The experimental treatment, known at LCZ696, cut the risk of both cardiovascular death and admissions to hospital by a fifth, boosting hopes for a product seen as a multibillion-dollar seller - thanks, in part, to its expected premium price.


Al congresso della Società Europea di Cardiologia, in corso in questi giorni a Barcellona, si presentano i risultati dello studio PARADIGM-HF (Prospective Comparison of ARNI - Angiotensin Receptor - Neprilysin Inhibitor with ACEI - Angiotensin converting Enzyme Inhibitor to Determine Impact on Global Mortality and Morbidity in Heart Failure Trial, pubblicato in contemporanea online first sul New England Journal of Medicine.
www.nejm.org

Novartis LCZ696 pharma - si dimostrra come qualcosa tra il vecchio valsartan e il sacubitril - inibitore della neprilisina.

I sartani (ARB) hanno un posto rilevante da anni nel trattamento dello scompenso cardiaco, anche come alternativa agli ACE - inibitori, nei pazienti non in grado di tollerarli, ad esempio per la tosse.

La neprilisina è un enzima deputato a degradare bradichinina, peptidi natriuretici e adrenomedullina; bloccando l’azione di questa endopeptidasi, gli inibitori provocano un aumento dei livelli circolanti di questi peptidi che secondo gli autori dello studio controbilancia gli effetti della esagerata attivazione neurormonale, tipica dello scompenso, che porta a ritenzione di sodio, vasocostrizione e remodeling ventricolare.

Il PARADIGM-HF, coord. da John J.V. McMurray, prof di cardiologia in Glasgow university, studio clinico condotto su oltre 8 mila pazienti affetti da scompenso cardiaco di classe NYHA 2-4, che ha confrontato il LCZ696 al dosaggio di 200 mg 2 volte al giorno, con enalapril (10 mg 2 volte al giorno).

//// MONITORAGGIO di PAZIENTI con PATOLOGIE. CARDIOVASCOLARI

ITALIA presente al Congresso con 40 centri, che hanno portato i risultati di Monitoraggi di scompensi cardiaci in 200 pazienti.

I pazienti randomizzati ad uno dei 2 trattamenti erano già in terapia con farmaci anti-scompenso (il 90% assumeva un beta-bloccante, il 78% un ACE inibitore, il 22% un sartano e una minoranza con anti aldosteronico).

Studio interrotto precocemente, la scorso marzo, dopo 27 mesi perché il LCZ696 è risultato superiore a ENALAPRI: infatti il farmaco ha prodotto una riduzione del 20% dell’endpoint composito primario di mortalità cardiovascolare e primo ricovero per scompenso cardiaco.

/// Novartis' New Heart Failure Medicine Cut Cardiovascular Deaths //

Nel dettaglio, LCZ696 ha ridotto del 20% il rischio di morte cardiovascolare, del 21% i ricoveri per scompenso cardiaco e del 16% il rischio di mortalità per tutte le cause.

- I dati presentati al congresso ESC - dichiara Michele Senni - Direttore della Cardiologia I, Scompenso e Trapianti di Cuore, ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e coordinatore per Italia del PARADIGM-HF – dimostrano che LCZ696, rispetto all'ACE inibitore, il capostipite dei farmaci utilizzati fino ad oggi, è potenzialmente superiore in termini di sopravvivenza e di riduzione delle ri-ospedalizzazioni nei pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico e con funzione ventricolare sinistra ridotta.

Questi dati aprono la strada a un potenziale cambiamento radicale nel trattamento dello scompenso cardiaco cronico, perché per la 1a volta una nuova molecola ha mostrato risultati superiori all’attuale standard terapeutico.

LCZ696 potrebbe quindi sostituire una delle molecole che attualmente rappresentano il cardine del trattamento, con una conseguente rivoluzione nella terapia dell’insufficienza cardiaca cronica.

Anche Mariell Jessup, past president American Heart Association - in editoriale che accompagna la pubblicazione del lavoro sul New England Journal of Medicine suggerisce che LCZ696 potrebbe avere un impatto dirompente nell’area dello scompenso cardiaco.
www.nejm.org


- Questo farmaco non solo rappresenta un passo avanti significativo – conferma Greg Curfman - Direttore Esecutivo del New England Journal of Medicine – ma apre un nuovo filone di pensiero sullo scompenso cardiaco.
www.nejm.org

press@escardio.org

www.escardio.org


ESC Congress 2014 - Fira Gran Via 2 Av. Joan Carles 64 Hospitalet de Llobregat BARCELONA

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