ultima ora Bengasi (Libya) assolve i 19 marittimi siculo tunisini nelle prossime ore liberazione dei pescherecci e ritorno in Sicilia 4 July 2012

Mercoledì 4 luglio 2012 | 16:50
ultima ora Bengasi (Libya) assolve i 19 marittimi siculo tunisini nelle prossime ore liberazione dei pescherecci e ritorno in Sicilia 4 July 2012

il Presidente del Distretto Produttivo della Pesca Giovanni Tumbiolo: lo Stato Italiano protegga - se necessario - con i militari i pescatori al largo delle coste libiche

Benghasi Fish in Sicilian Channel 2012 * La pêche n'est pas encore ouverte 2012 * distension et la croissance des relations entre les marines de tous les pays frontière

FINALMENTE LIBERATI I PESCATORI MAZARESI

///////// finalmente liberi i 19 marittimi (12 mazaresi e 7 tunisini) ed i 3 pescherecci mazaresi - Boccia II - Maestrale - Antonino Sirrato - nelle prossime ore molleranno gli ormeggi dal porto di Bengasi per far ritorno a Mazara del Vallo (Trapani).

a darne annuncio il Presidente del Distretto Produttivo della Pesca - Cosvap - Giovanni Tumbiolo, che il 18 giugno 2012 era partito, insieme ai 2 armatori dei pescherecci sequestrati, alla volta di Bengasi per seguire da vicino la vicenda.

La trattativa per il dissequestro dei 3 pescherecci, fermati il 7 giugno 2012 quando si trovavano a circa 42 miglia a nord dalle coste libiche - caso difficile - risolto grazie alla mediazione congiunta condotta da
* Ambasciatore d’Italia in Libia - Giuseppe Buccino Grimaldi,
* dal Console d’Italia a Bengasi - Guido De Sanctis,
* dal Distretto Produttivo della Pesca - Cosvap - Presidente Giovanni Tumbiolo

//// oggi mercoledi 4 luglio 2012 h 13.15
il Giudice della Corte di Bengasi ha finalmente pronunciato l’attesa sentenza dichiarando l’assoluzione dei marittimi; 4 mila € di ammenda al peschereccio “Maestrale” per il ritrovamento al suo interno di una borsa contenente cocci di antiche anfore rimasti impigliati all’interno delle reti da pesca.

- Ringraziamo pertanto l’Ambasciata Italiana, il Consolato di Bengasi e la Presidenza del Consiglio dei Ministri – ha dichiarato il Presidente Tumbiolo - una trattativa estenuante e delicata, con momenti di grande tensione e caratterizzata da numerosi incontri con autorità politiche, giudiziarie e militari libiche.

- grande apprezzamento va ai marittimi, ai loro familiari e agli armatori per la dignità e compostezza dimostrata di fronte ad un’ennesima ingiustizia nei confronti della nostra marineria.

Chiediamo – ha aggiunto il Presidente Giovanni Tumbiolo, - che lo Stato protegga i nostri pescherecci al largo delle coste di Bengasi e Misurata.

Infatti, i 3 tre pescherecci sono stati vittime di un vero e proprio atto di pirateria; vedi i fori dei colpi delle armi da fuoco sparati contro di essi.

Quel tratto di acque internazionali sono zone importanti per la pesca del gambero rosso che costituisce il 30% del pescato siciliano ed il 10% del mercato nazionale.

La Pesca Siciliana non può più essere l’agnello sacrificale di una sola grande azienda italiana qual’è l’ENI che gode da sempre di privilegi in terra e mare libici

www.distrettopesca.it



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