money back strutturata associazione a delinquere ha messo a segno truffe negli anni dal 2014 al 2018

Mercoledì 17 novembre 2021 | 12:12
🔹operazione Money Back: strutturata associazione a delinquere ha messo a segno truffe negli anni dal 2014 al 2018

🔹operazione Money Back - coord. da Procura della Repubblica di CATANIA, ha visto i finanzieri del comando provinciale etneo eseguire 🔹 in 3 Regioni: Sicilia, Lombardia e Lazio e 5 Stati: Germania, Malta - Svizzera - UK, oltre che in Italia) delle misure cautelari nei confronti di 4 persone, sottoposte a indagine, insieme ad altri 11 soggetti, per associazione a delinquere - truffa nei confronti dello Stato - truffa - riciclaggio e autoriciclaggio.

🔹Tra gli indagati 2 commercialisti, rispettivamente, di Catania e Frosinone.

🔹Sottoposte a sequestro preventivo🔹 16 tra società e fondazioni, aventi sede a Catania, Roma, Milano e Agrigento e come oggetto sociale dichiarato attività in diversi settori economici: turistico - socio-assistenziale - consulenza gestionale e servizi - locazione immobiliare - edilizia, commercio ingrosso - editoria, oltre a disponibilità finanziarie, detenute in Italia e estero, per oltre 500mila euro.

🔹 Le indagini, svolte dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria, hanno riguardato una strutturata associazione a delinquere, operante su tutto il territorio nazionale e attiva nei reati contro la Pubblica amministrazione e il patrimonio.

🔹promossa da Alfio La Rosa e composta da Venerando Gianluca Ferlito, Carolina Maria Assunta Millia e Antonio Cristaldi - operante su tutto il territorio nazionale e attiva nei reati contro la Pubblica amministrazione e il patrimonio.

🔹Custodia cautelare in carcere per Alfio LA ROSA, tratto in arresto appena rientrato sul territorio dello Stato, proveniente da Malta;
🔹arresti domiciliari per Venerando Gianluca FERLITO, Carolina Maria Assunta MILLIA e Antonio CRISTALDI;



sequestro preventivo impeditivo delle quote delle seguenti società e fondazioni

🔹🔹 🔹 🔹con sede a CATANIA: 🔹PG SERVIZI srl - 🔹FONDAZIONE VITA E SALUTE🔹ARCO s.p.a.🔹PG GROUP s.r.l.🔹GRUPPO ARCO s.r.l.🔹ALCAT s.r.l.🔹ALA GROUP s.r.l

🔹

🔹🔹🔹con sede a ROMA:🔹Fondaz. intern.PAPA Giovanni XXIII 🔹AIR MUNDI srl 🔹ALAFIN srl 🔹ALISER srl 🔹Domiminio distribuzione srl🔹FINLAZIO srl🔹Diennepi Comunication società cooperativa

🔹🔹🔹con sede a MILANO: 🔹AGEM srl

🔹con sede ad AGRIGENTO: 🔹Fondazione dott BIAGIO CONTE ONLUS

🔹 sequestro a carico degli indagati delle somme disponibili nei conti correnti bancari, quali profitto dei reati contestati, per complessivi 500 mila euro.

🔹A tale proposito, avendo gli indagati disponibilità di rapporti di conto corrente in territorio estero, attivato, per il tramite del Comando Generale della Guardia di finanza, Ufficio Europeo - ASSET RECOVERY OFFICE - al fine di dare esecuzione al provvedimento del GIP anche alle disponibilità finanziarie e patrimoniali detenute in Germania - Malta - UK e Svizzera.

🔹 I FATTI: In ambito di articolate attività di indagine a tutela della spesa pubblica, coordinate da Procura della Repubblica di Catania, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Catania hanno dato esecuzione in 3 Regioni (Sicilia, Lombardia e Lazio) e 5 Stati (Germania, Malta, Svizzera, UK oltre che in Italia) ad ordinanza con cui il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania ha disposto misure cautelari nei confronti di 4 persone, sottoposte a indagine, unitamente ad altri 11 soggetti, per associazione a delinquere, truffa nei confronti dello Stato, truffa, riciclaggio e autoriciclaggio.
🔹Sono stati inoltre sottoposte a sequestro preventivo 16 tra società e fondazioni, aventi sede a Catania, Roma, Milano e Agrigento e come oggetto sociale dichiarato attività in diversi settori economici : turistico, socio- assistenziale, consulenza gestionale e servizi, locazione immobiliare, edilizia, commercio all’ingrosso, editoria🔹oltre a disponibilità finanziarie, detenute in Italia e all’estero, per oltre 500 mila euro.

🔹In particolare, le indagini, svolte dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catania, hanno riguardato una strutturata associazione a delinquere, operante su tutto il territorio nazionale e attiva nei reati contro la Pubblica amministrazione e il patrimonio.

🔹Nel dettaglio le investigazioni, che hanno comportato anche
approfondimento di segnalazioni per operazioni sospette, hanno permesso di acquisire gravi elementi indiziari del fatto che sarebbero state poste in essere:

🔹 5 truffe nei confronti di Regione Lazio, al fine di far ottenere indebitamente alle società riconducibili agli indagati e aventi oggetto attività nel settore turistico🔹e 5 distinte linee di finanziamento a tasso agevolato, per complessivi 250 mila euro, erogati grazie al 🔹Fondo Rotativo per il piccolo credito🔹 istituito per sostenere le piccole e medie imprese laziali.
Al fine di ottenere i citati finanziamenti, i promotori di associazione a delinquere hanno presentato – grazie a 2 commercialisti, uno di Catania, altro di Frosinone, parimenti sottoposti a indagine – falsi bilanci alla Camera di Commercio di Catania e dichiarazioni fraudolente ai fini delle imposte sui redditi ad Agenzia delle entrate per gli anni dal 2014 al 2018;

– 🔹 truffa nei confronti di privati: in tale contesto, i promotori di detta associazione, dopo essersi presentati come referenti di 🔹inesistente fondazione dello Stato Città del VATICANO, palesavano ai soggetti truffati la possibilità di ottenere finanziamenti a fondo perduto, chiedendo il pagamento di un contributo per spese amministrative, pari a circa 260 mila euro.

🔹In tutti i casi, le somme provento delle truffe sono state oggetto di operazioni di riciclaggio e autoriciclaggio: gli importi, infatti, a cura degli stessi indagati o di altri soggetti a loro vicini, sono stati prima frazionati su diversi conti correnti, intestati a società o fondazioni, e successivamente trasferiti verso altri depositi, anche aperti in estero in istituti di credito tedeschi e maltesi.

Per quanto sopra - in esito alle attività investigative coord. da Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ed eseguite dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catania, 🔹15 persone (tra cui 2 professionisti, e segnatamente 1 di Catania e 1 di Frosinone) sono state sottoposte a indagini, a vario titolo, per associazione a delinquere, truffa nei confronti dello Stato, truffa, riciclaggio e autoriciclaggio.

Il Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale ha disposto:🔹 misure cautelari personali nei confronti di 4 soggetti;
🔹 il sequestro preventivo impeditivo delle quote di 16 tra società e fondazioni, aventi sede a Catania, Roma, Milano e Agrigento;

🔹 il sequestro a carico degli indagati delle somme disponibili sui conti correnti bancari, quali profitto dei reati contestati, per complessivi 500 mila euro.

🔹A tale proposito, avendo gli indagati disponibilità di rapporti di conto corrente in territorio estero, 🔹 attivato, per il tramite del Comando Generale della Guardia di finanza, 🔹Ufficio Europeo 🔹ASSET RECOVERY OFFICE al fine di dare esecuzione al provvedimento del GIP anche alle disponibilità finanziarie e patrimoniali in atto in Germania, Malta, UK e Svizzera.

🔹Attività si inserisce in ampio quadro delle azioni svolte dalla Guardia di Finanza di Catania a tutela della spesa pubblica e del patrimonio, con lo svolgimento di complesse indagini a contrasto di condotte fraudolente sempre più sofisticate che ledono in maniera significativa gli interessi dello Stato, degli enti locali e dei cittadini.

🔹Confiscation & asset recovery - European Commission
ec.europa.eu/home-affairs/policies/internal-security/organised-crime-and-human-trafficking/confiscation-asset-recovery_en

🔹Sources: Comando Guardia di Finanza di Catania

Alpiz - Catania, 17 novembre 2021

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