ittici Federcoopesca pescare & mangiare pesce costa da oggi mai tanto caro 18 gennaio 2012

Mercoledì 18 gennaio 2012 | 00:00
ittici Federcoopesca pescare & mangiare pesce costa da oggi mai tanto caro 18 gennaio 2012


costi acquisto carburant superano del 70% costi general gestion pescherecci Federcoopesca informa entrata in vigore di Legge Comunitaria Europea 2010 introdotta per PESCA costiera Iva 10% applicata al carburante

// il problema è che in questo modo i pescatori si trovano di fatto a dover anticipare denaro

Chi esce in mare lo fa affrontando da subito un costo maggiore senza sapere se e quanto riuscirà a pescare, dichiara Federcoopesca

* la contabilità dello Stato riacquisisce i fondi voluti dall’ex Ministro Zaia proprio per affrontare la crisi del settore dovuta al caro gasolio di 3 anni fa

////// il caro carburanti non sta colpendo solo l’agricoltura, ma anche il settore ITTICO sarà investito da questa ondata di rincari.

* per la prima volta i pescatori dovranno pagare l’iva sul gasolio che, per le grosse imbarcazioni, non è cosa di poco conto.

///// dal 17 gennaio 2012, con l’entrata in vigore della Legge comunitaria Europea 2010, introdotto per la pesca costiera il regime Iva del 10% applicato al carburante.

///// Pescare costa di più. E di conseguenza costeranno di più i prodotti ittici.

////// introduzione storica in un momento così delicato per l’economia ittica, che negli ultimi 2 anni ha visto aumentare il costo del gasolio del 30% comunica nota Federcoopesca - Confcooperative che evidenzia come i costi per l’acquisto del carburante superino anche del 70% i costi generali di gestione di un peschereccio.

* secondo l’Associazione di categoria, la spesa annua per un’imbarcazione media destinata alla pesca a strascico per 180 giornate di lavoro e 12 ore di attività giornaliera si aggirerà intorno ai 9mila euro.

////// per un peschereccio a strascico di grandi dimensioni che lavora 180 gg in 1 anno per una media di 12 ore al giorno la spesa in più per il carburante si aggira attorno ai 30mila euro l’anno.

////// prezzo del gasolio ha subito forti aumenti nei mesi scorsi

GASOLIO ESCALATION di PREZZI

Si è passati dai 0,53137 €/kg di gennaio 2010,
ai 0,68378 €/kg di gennaio 2011
fino ai 0,75890 €/kg di dicembre 2011

Iva aggiunta al prezzo industriale del carburante potrà essere recuperata dalle imprese al momento della vendita del prodotto ittico

* legge 15 dicembre 2011, n. 217 (Comunitaria EUROPEA 2010), pubblicata su Gazzetta ufficiale del 2 gennaio 2012, prevede infatti all’l’articolo 8 che la pesca costiera (tutta e non solo la costiera locale) vedrà aggiungere Iva al prezzo industriale del carburante, anche se tale Iva potrà essere recuperata su quella riscossa dalla vendita del prodotto ittico.

////// applicazione Iva sul carburante deriva dalla norma che esclude le provviste di bordo – quindi il carburante - per le imbarcazioni adibite alla pesca costiera, dalla non imponibilità Iva.

Restano, invece, non imponibili le cessioni di navi adibite alla navigazione in alto mare e destinate all'esercizio di attività commerciali o della pesca nonché le cessioni di navi adibite alla pesca costiera o ad operazioni di salvataggio o di assistenza in mare, ovvero alla demolizione, escluse le unità da diporto.

////// il problema è che in questo modo i pescatori si trovano di fatto a dover anticipare denaro

Chi esce in mare lo fa affrontando da subito un costo maggiore senza sapere se e quanto riuscirà a pescare, dichiara Federcoopesca

I pescatori, poi, riescono a incidere ancora poco sul prezzo di vendita del prodotto.

Se rincari ci saranno a beneficiarne saranno solo altri attori della filiera» spiega l’associazione indicando nei pescatori e nei consumatori, i soggetti che subiranno di più il peso di questa introduzione.

////// come se non bastasse sono andati persi i FONDI stanziati dall’allora ministro Luca Zaia per fronteggiare la prima vera crisi del caro gasolio.

////// inversione di tendenza rispetto al 2008 - dichiara il direttore generale di Federcoopesca Gilberto Ferrari - si registra un aumento dei costi del gasolio senza precedenti e l’introduzione dell’Iva per la prima volta nella storia della pesca.

A questo si aggiunge il taglio dei fondi residui dell’ex >Ministro Zaia di 3 anni fa e come a causa dell’esigenza di contenimento del bilancio dello Stato.

Su un totale di 30 milioni erano rimasti 13 ancora da impegnare e che sono stati riacquisiti dalla contabilità pubblica complessiva.

i FONDI in questione sono stati resi disponibili al settore solo dopo 2 anni dallo stanziamento.

Questo a causa di una lunga procedura di spesa.
il tributo - dichiara ancora Ferrari - che il mondo della pesca ha dato per difendere i fondi pubblici è altissimo.

Tra le risorse tagliate e l’aumento della pressione fiscale e contributiva il comparto ha rinunciato a una cifra che si aggira intorno ai 50 milioni di euro.

Non ci resta che confidare nell’azione del MINISTRO Catania per attenuare una situazione che rischia di divenire veramente insostenibile

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