Italia Tripoli declaration Presidente Consiglio Mario Monti domani (sabato 21 Jan 2012) in Libya obiettivo politico Nuove intese Italia - Libia

Italia Tripoli declaration Presidente Consiglio Mario Monti domani (sabato 21 Jan 2012) in Libya obiettivo politico Nuove intese Italia - Libia

in questi termini fonti diplomatiche italiane spiegano il senso della trasferta libica del nostro Premier, accompagnato dai ministri degli Esteri e della Difesa, Giulio Terzi di Sant'Agata e Giampaolo Di Paola.

Monti incontra il capo del Governo Libico Abdurrahim El Keib e non il presidente del Consiglio Nazionale Transitorio, Mustafa Abdul Jalil.

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La mancanza di un contatto con Jalil, spiegano le fonti italiane, da un lato si spiega con gli impegni domani a Bengasi del Leader libico e dall'altro con intenzione del Governo Italiano di comportarsi in maniera equilibrata e di dare uguale dignita', dopo la visita di Jalil a Roma le scorse settimane, a El Keib.

In ogni caso, viene chiarito, l'eventuale incontro con il leader del CNT sarebbe stato solo un atto di cortesia mentre i colloqui con il capo del Governo di Tripoli incentrati su accordi e intese tra i 2 Paesi.

/////////// Anche se in questa visita a Tripoli - 1a di un Governo occidentale dopo la rivolta (Sarkozy e Cameron ci sono gia' stati ma, viene detto, solo per festeggiare la liberazione) - il ruolo dell'Italia quello di OFFRIRE interventi specifici ai libici e non di CHEDERE accordi, intese piu' generali.

A questo ci penseranno invece i MINISTRI dello Sviluppo economico Corrado Passera e dell'Interno Anna Maria Cancellieri in prossime missioni, piu' operative.

il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera si reca il Libia con un gruppo di imprese mentre il titolare del Viminale avra' il compito di riaffermare la disponibilita' di Roma a collaborare con le autorita' libiche per il controllo dei flussi di immigrazione illegali.

Quella di domani insomma, sottolineano le fonti diplomatiche italiane - è la manifestazione politica del sostegno italiano al processo di transizione. Cosa che avverra' formalmente con la sottoscrizione della - Tripoli declaration -


///////// Trattato di amicizia italo-libico - 5 miliardi di dollari

- sospeso dal nostro Paese all'indomani della rivolta contro Gheddafi, le fonti italiane chiariscono che - esistono in Libia sensibilità diverse. C'è chi lo considera come il punto di partenza del rapporto tra Roma e Tripoli e chi invece lo vede come una delle tante opportunita' sul tavolo per sviluppare i contatti tra i 2 Paesi

////////// senza dubbio - c'e' interesse da parte delle Autorita' Libiche a rafforzare i rapporti con l'Italia, anche se 'c'e' chi vuole lasciare il Trattato sullo sfondo perche' lascito del regime di Gheddafi. In ogni caso l'Italia,non ha alcuna intenzione di mettere in discussione il Trattato.
- Pacta sunt servanda - viene sottolineato chiarendo che i 5 miliardi di dollari messi a disposizione di Tripoli all'interno dell'accordo rimangono: - Tocca alle Autorità Libiche dire cose ne vogliono fare.

// 21 Jan 2011 TRIPOLI Libya sign cooperation agreement
‎ - cooperation AGREEMENT ITALIA BUSINESS 21 Jan 2012

- AGREEMENT tra Eni e Noc, sottoscritto alla presenza di A.d. società energetica italiana, Paolo Scaroni.

- accordi relativi al settore sanitario, al social housing, al campo culturale con 380 milioni di euro destinati a queste attività sociali.

///// FISH AGREEMENT Sicily Libya
Mario Monti sottoscrive accordi nel settore della pesca marittima e per la cooperazione doganale.

in particolare alla base una joint venture italo-libica che '- dovrebbe mettere fine alle dispute di sempre -

Nuovi locali del Consolato Italiano.

- contributo italiano alla stabilizzazione del Paese, al controllo delle frontiere, alla collaborazione nel settore del DISARMO chimico convenzionale, collaborazionein ambito MIGRANTI, alla cooperazione nel settore sanitario.

- per quanto riguarda la Difesa l'Italia, riferiscono fonti diplomatiche, si candida ad addestrare in Italia 250-300 persone, in vari corsi, prevalentemente ma non necessariamente militari.

Ancora, la nostra Italia si propone ad addestrare, nel 2012 100 militari.

altra disponibilità italiana nello SMINAMENTO dei campi e nella bonifica degli armamenti portatili, provvedendo al loro ritiro.

Italia attiva anche sul fronte della cooperazione industriale.

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