Aprile 2020 Era dpi dispositivi protezione individuale vivere & convivere con le mascherine

🔹🔹 2020🔹 iniziata Era dpi dispositivi protezione individuale vivere & convivere con le mascherine

Il n'y a pas d'alternative - nous devrons vivre avec les masques pour toujours



🔹Non ci sono alternative - dovremo convivere per sempre con queste misure precauzionali, per evitare ondata di ritorno del virusCorona 🔹 quindi bisogna continuare ad evitare assembramenti, mantenere distanza di sicurezza di 1 - 1,5 m. indossare anche nei luoghi di lavoro mascherine omologate - con certificazione CE almeno FFP2 e guanti.

Ma proprio la strutturale carenza di DPI idonei a bloccare il virus, in particolare mascherine facciali protettive, rappresenta attualmente una delle principali preoccupazioni in tutto il mondo.

🔹 Il capo della protezione civile italiana ha ripetutamente lanciato appelli alle aziende: servono più mascherine, soprattutto per il personale sanitario e per chi è impegnato in prima linea nella lotta contro il virusCorona e mancano anche respiratori per i malati in terapia intensiva.

Ecco perché tante imprese hanno deciso di rispondere al mercato e dare il proprio contributo, riconvertendo il proprio business e e le proprie fabbriche per produrre mascherine e non solo.
le aziende italiane che stanno riconvertendo la propria produzione per realizzare mascherine e fronteggiare emergenza virusCorona oggi possono anche contare anche su un aiuto da parte di Invitalia previa presentazione di apposita domanda.
Stanziamento è pari a 50 milioni di euro ed è destinato anche alle aziende che si stanno impegnando per fornire alti prodotti utili nella lotta contro il virus, come i fondamentali respiratori polmonari, gel disinfettanti, occhiali, camici e tute di sicurezza.

Mascherine: Aziende che si sono riconvertite
Per quanto riguarda le mascherine chirurgiche, la filiera della moda e il settore tessile si sono da subito messi a disposizione, anche grazie ad accordo annunciato da Confindustria Moda e Cna Federmoda volta a fornire tessuto-non-tessuto (Tnt) e riconvertire la produzione in quella di mascherine per portare la produzione da 350mila a 1,45 milioni al giorno nel giro di 3 settimane.
Il 15% delle Aziende del circuito moda ha già aderito all’iniziativa.

Ecco alcuni dei brand: Calzedonia - Gucci - Klopman - Padra - Zegna che hanno già deciso di destinare parte delle proprie linee produttive alla causa contro il virusCorona

Bc Boncar di Busto Arsizio (Varese), azienda specializzata in packaging luxury per note case di moda nazionali e internazionali, ha avviato la produzione di mascherine per ospedali e amministrazioni (non presidi medici).




Calzedonia dal 23 marzo ha riconvertito alcuni dei propri stabilimenti (quelli di Avio (Trento) e Gissi (Chieti), e quelli in Croazia alla produzione di mascherine e camici, obiettivo produrre 10 mila mascherine a settimana

Dreoni Giovanna azienda attiva nel campo della tappezzeria per auto & abbigliamento in tessuto tecnico, in 2 giorni ha riconvertito parte del proprio stabilimento per la produzione di 2.000 mascherine al giorno, certificate dal laboratorio Pontlab di Pontedera, da fornire agli operatori sanitari.

Klopman ha avviato la produzione di 700 mila mascherine protettive al mese, sterilizzabili e riutilizzabili fino a 50 volte

mascherine.klopmanstore.com/mascherina
mascherine facciali filtranti di categoria 3a (art. 16, comma 2, del D.L. 18/2020) lavabili e riutilizzabili fino a 50 volte.
Per acquisto, anche a privati, è sufficiente registrarsi ed effettuare un ordine minimo di 30 pezzi. Le mascherine consegnate tramite corriere esclusivamente sul territorio italiano.

Miroglio fabbrica di Alba (Cuneo) che ha già prodotto 600 mila mascherine in due settimane e ha come obiettivo quello di arrivare a regime a produrre circa 75-100 mila mascherine al giorno


Prada dal 18 marzo ha avviato la produzione di 110 mila mascherina per fornire il personale sanitario della Regione Toscana

Gucci (gruppo Kering) ha già donato 1,1 milioni di mascherine

Zegna impianti del Gruppo Zegna in Italia e in Svizzera;

Herno obiettivo di produrre circa 10.000 camici al mese e 25.000 mascherine, che andranno rifornire in ospedale di Verbania (Lago Maggiore); - Miroglio di Alba (Cuneo)

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