2011 Italiani Talenti all'estero, Italians Talent potete rientrare lo dice la Legge Italiana approvata il 23 Dic 2010

Sabato 25 dicembre 2010 | 00:00
2011 Italiani Talenti all'estero, Italians Talent potete rientrare lo dice la Legge Italiana approvata il 23 Dic 2010

Talenti all'estero, ora potete rientrare Approvazione bipartisan in Senato

Cartolina per tutti gli Italians del mondo. È stata salutata così, in Senato, la nuova legge sul ritorno dei Talenti Italiani - Chi è nato dopo il 1° gennaio 1969, possiede una laurea, ha lavorato negli ultimi 2 anni all'estero e decide di rientrare in Italia godrà di un forte incentivo fiscale: i maschi verranno tassati sul 30% del reddito, le femmine sul 20%.

La condizione: avviare un'attività di impresa o di lavoro autonomo, oppure essere assunti (ecco perché la NUOVA legge dovrebbe piacere anche alle AZIENDE).

Legge di iniziativa Parlamentare (una delle poche), bipartisan (caso raro), approvata a larghissima maggioranza 5 ore prima della riforma Università (una coincidenza interessante). Solo Futuro & Libertà per l'Italia (Fli), ha votato contro.

Mario Ferrara (Pdl): «Questa è una buona legge». E Tiziano Treu (Pd): «Certo, è una legge parziale. Basta, però, aspettare la palingenesi che non arriva. Questo è un contributo per aumentare Attrattività dell'Italia».

E l'Italia ne ha bisogno. I laureati italiani all'estero sono 4 volte quelli tedeschi, 2 volte quelli francesi, 3 volte quelli inglesi o spagnoli
(dati OCSE).

L Italia spende circa 100 mila euro per portare un ragazzo o una ragazza alla laurea. Spesso il laureato parte e va all'estero (questo è un bene); ma rischia di non tornare più (questo è un male).

Qualche voce critica, in Senato, s'è sentita. Enrico Morando (Pd) ha ricordato che «in passato incentivi al ritorno non hanno avuto successo»; poi s'è detto preoccupato che questa legge ne abbia troppo: «Le fortissime agevolazioni al rientro in Italia sono estese anche ad altri cittadini dell'Unione Europea: un potenziale molto grande». A suo giudizio, la legge non è fornita di copertura: «Così ci siamo ridotti in queste condizioni di finanza pubblica ! ha tuonato tra lo stupore dei colleghi.

Questa legge è una cartolina dall'Italia spedita a tanti Italians. In quanto alla copertura finanziaria - hanno ricordato Alessia Mosca e Guglielmo Vaccaro, 2 tra i parlamentari che più si sono battuti per questa legge - «la questione non esiste: se questi italiani non rientrassero, il fisco non avrebbe nulla.
Il rientro porta comunque un gettito extra. Senza contare che rientrerebbero talenti, capaci di muovere l'economia.

È evidente - dice Enrico Letta (Pd), primo firmatario della legge con Maurizio Lupi (Pdl) - che per rendere il Paese più mobile e più giusto nei confronti dei nostri talenti ci vogliono politiche complessive e articolate. Però questo è un primo passo confortante e una dimostrazione di responsabilità da parte di tutto il Parlamento.

La Classe Dirigente non può più permettersi di alzare le spalle rispetto alla dissipazione delle sue migliori energie.

Un piccolo regalo di Natale per la diaspora professionale italiana ? Di sicuro un gesto, dopo tante chiacchiere. Unico rischio è che venga ignorata, sopraffatta dalla cagnara italiana.
Approvata dalla Camera il 25 maggio, e dal Senato il 23 dic 2010, aspetta ora i DECRETI attuativi del Ministro dell'Economia e delle Finanze (entro 60 giorni). A quel punto, toccherà al Ministero degli Esteri e agli Italiani all'estero far sapere che questa opportunità esiste: almeno fino al 31 dicembre 2013, poi si vedrà. - Beppe Severgnini - •


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