Tirrenia di Navigazione cambia rotta • Nuova proprieta CIN Rassicura & annuncia Rebranding • 9 Jun 2011

Giovedì 9 giugno 2011 | 00:00
Tirrenia di Navigazione cambia rotta • Nuova proprieta CIN Rassicura & annuncia Rebranding • 9 Jun 2011

- • Tirrenia Navigazione ultima fase - nel corso dell'incontro di ieri (Mercoledi 8 Jun 2011) con i sindacati Ettore Morace, A.d. di Compagnia Italiana di Navigazione (CIN), società costituita dagli armatori Gianluigi Aponte (compagnie MSC, SNAV e GNV), Emanuele Grimaldi (gruppo Grimaldi) e Vincenzo Onorato (Moby Lines) con obiettivo acquisire la Compagnia Marittima pubblica Tirrenia, ha RASSICURATO i rappresentanti dei lavoratori sull'intenzione della cordata formata dai 3 armatori di effettuare regolarmente la continuità dei servizi marittimi operati da Tirrenia, nonché il mantenimento dei livelli di occupazione e dei livelli salariali.

////////// Pertanto, la conclusione del lungo iter di privatizzazione della Tirrenia potrebbe concludersi nelle prossime settimane con la cessione ufficiale della compagnia alla CIN dopo l'approvazione dell'operazione da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

CIN srl Capitale di soli 21.000 € (21 mila euro), davvero pochini per fare fronte ad onerosi impegni di una impresa marittima • Federmar-Cisal aveva bocciato i presupposti del trasferimento di Tirrenia Navigazione da Stato a privati • 6 Jun 2011

un CIN CIN da non fare - secondo il Sindacato sono assenti GARANZIE occupazionali e contrattuali nonché garanzie economiche e di sviluppo della flotta

////////// Federmar-Cisal aveva bocciato in toto i presupposti del trasferimento della proprietà della compagnia di navigazione Tirrenia dallo Stato alla Compagnia Italiana di Navigazione (CIN), la cordata formata dagli armatori Gianluigi Aponte, Emanuele Grimaldi e Vincenzo Onorato che è l'unico soggetto arrivato alla fase finale della gara per la privatizzazione della compagnia e la cui offerta è stata accettata lo scorso 23 maggio 2011 da Ministero Sviluppo economico (19 maggio 2011).

Secondo il sindacato, peggio di così per i lavoratori non poteva andare - aveva dichiarato il segretario nazionale di Federmar-Cisal, Alessandro Pico - è l'impressione, per non dire la certezza, che se ne ricava dalla lettura delle comunicazioni che per legge il commissario straordinario della Tirrenia ha dovuto fornire ai rappresentanti dei lavoratori nell'ambito della procedura della vendita dell'azienda ad una cordata di privati.

• il sindacato denuncia come tale trasferimento sia prefigurato in assenza di garanzie occupazionali e contrattuali e con la rinuncia - sottolinea Pico - a qualsiasi tutela che riguardi i lavoratori, «anzi - precisa - andando a stabilire nero su bianco una serie di riferimenti normativi al fine di precostituire una situazione che favorirà enormemente il nuovo datore di lavoro, ossia la compagnia costituita da Grimaldi, Aponte ed Onorato, a tutto danno dei lavoratori medesimi.

• GARANZIE per i dipendenti a TEMPO determinato COME i FRIGORIFERI 2 ANNI •

In particolare Federmar-Cisal evidenziava come nelle comunicazioni circa il trasferimento dei dipendenti, naviganti ed amministrativi, dalla Tirrenia alla nuova società CIN la - garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali sia limitata soltanto a 2 anni: tale periodo - rileva il sindacato - non è il risultato di una faticosa trattativa tra cedente ed acquirente come si sarebbe potuto immaginare, ma, più semplicemente, deriva dall'applicazione di quanto previsto da un comma della legge 270/99.

Bisogna rimarcare che nelle precedenti privatizzazioni di Aziende pubbliche, anche della ex Finmare, la conservazione dei posti di lavoro era garantita per non meno di 5 anni

• inoltre, i lavoratori trasferiti alla nuova azienda, la CIN, non conserveranno i diritti acquisiti alle dipendenze della Tirrenia, ma saranno assunti, presumibilmente con la data del 1° luglio 2011, con un nuovo rapporto di lavoro secondo una proposta che nel frattempo sarà elaborata dalla CIN medesima

• infine - prosegue Federmar-Cisal - il trasferimento comporterà una «riduzione del costo del lavoro attraverso l'applicazione a partire dal 1° gennaio 2012 di un nuovo assetto contrattuale sia per i naviganti che per gli amministrativi, obiettivo che non specifica se il nuovo assetto contrattuale riguarderà o solo il CCNL o solamente gli accordi aziendali od ambedue questi elementi.

Di certo c’è: che si parla di una riduzione del costo del lavoro e pertanto di un peggioramento delle condizioni dei lavoratori. Ma fino a qualche tempo fa - sottolinea Piro - non era proprio Onorato ad affermare che i suoi dipendenti stavano meglio di quelli della Tirrenia ?

///////// Per Federmar-Cisal, desta inoltre preoccupazione il fatto che nel piano industriale di cui si fa cenno non siano previsti investimenti né per nuove costruzioni di navi in sostituzione di quelle più obsolete che saranno acquisite dalla Tirrenia né per lo sviluppo della flotta.

////////// infine il sindacato manifestava preoccupazione per un interrogativo «che - spiega Piro - fa sorgere legittimi dubbi sulla credibilità e sul futuro dell'intera operazione»: «la cessione del ramo di azienda della Tirrenia - spiega il segretario nazionale di Federmar-Cisal - avviene verso la CIN, una società a responsabilità limitata con un capitale di soli 21.000 euro (proprio così, 21.000 euro), davvero pochini per fare fronte agli onerosi impegni di una impresa di navigazione.

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