na cargata Aerea 2012 CargoItalia chiude lanciando strali verso Enac che di fatto ha favorito la lussemburghese Cargolux oggi controllata dal Qatar

Martedì 10 gennaio 2012 | 00:00
na cargata Aerea 2012 CargoItalia chiude lanciando strali verso Enac che di fatto ha favorito la lussemburghese Cargolux oggi controllata dal Qatar

Enac Civil Aviation na cargata Aerea mix malpensa Luxembourg Qatar Cargoitalia cessa attività ed avvia procedura di liquidazione volontaria, affidando l’incarico al commercialista Giovanni La Croce

In un comunicato pubblicato sul proprio sito il 21 dicembre 2011 la compagnia aerea ripercorre la propria storia dal 2009, quando fu ricostituita dai soci Alcide Leali (66,67%) e Intesa Sanpaolo (33%) con in flotta alcuni trireattori McDonnell Douglas MD11F e lamenta la concorrenza - a suo dire sleale - di Cargolux Italia - subentrata in alcune rotte pur avendo in Italia solo una sede legale.

Dopo aver perso 10 milioni di €. nel 2010, Cargoitalia aveva perso nei primi 7 mesi 2011 10,2 € su 53,4 mln di fatturato. Per il prossimo triennio sarebbe stata necessaria una ricapitalizzazione da 18€ mln, dei quali gli attuali azionisti erano in grado di sottoscrivere circa 1/3.

Gli altri 12 sarebbero dovuti venire da nuovi soci (circa 4 mln €) e dalle banche (12 mln).
L’impossibilità di reperirli ha portato alla decisione di chiudere.

CargoItalia era tra le maggiori compagnie aereo cargo italiane chiude, dopo avere sospeso i voli dal 21 dicembre 2011, dopo 4 anni d' attività.

senza lavoro oltre 100 dipendenti, tra personale viaggiante, amministrativo e commerciale.

Polemica su ENAC su rilascio certificati di volo concessi alla multinazionale Cargolux (oggi controllata dagli Arabi del Qatar)

/////////// CargoItalia HISTORY

– nata nel 2008 come joint venture tra l'imprenditore Alcide Leali (ex patron Air Dolomiti 1989) e banca Intesa Sanpaolo – punta il dito contro 2 fatti, che hanno hanno portato alla decisione di chiudere l'impresa:

• la concessione - in tempi rapidissimi - della licenza di VETTORE AEREO e Coa italiani alla lussemburghese Cargolux - dallo scorso anno di proprietà del QATAR (entrata in diretta concorrenza con CargoItalia sulla rotta Milano Malpensa - Hong Kong) e il decreto soprannominato Salva Malpensa, che concede - unilateralmente ed indiscriminatamente - collegamenti intern. a compagnie straniere.

• il comunicato di CargoItalia ricorda che nell'anno della sua nascita era scomparso l'INTERO CARGO ITALIANO, per dismissione di Alitalia e della vecchia Cargoitalia.

La nota ricorda che all'epoca all'assegnazione delle rotte poteva accedere esclusivamente un vettore italiano, condizione che ha spinto Alcide Leali a rilevare diritti di traffico e personale dalle 2 compagnie in liquidazione.

Ma già l'anno successivo, il quadro è completamente cambiato, perché la lussemburghese Cargolux ha ottenuto la possibilità di operare sulle rotte internazionali direttamente dall'Italia.

///////// Senza alcun investimento sostanziale sul territorio nazionale in piloti, tecnici ed infrastrutture ma solamente tramite una virtuale compagnia aerea (denominata Cargolux Italia) con solo SEDE LEGALE italiana, recita la nota. CargoItalia ricorda anche di avere presentato un ricorso al Tar del Lazio contro Enac, chiedendo la sospensione della licenza a Cargolux.

Anche i provvedimenti presi sempre nel 2009 per rilanciare l'aeroporto di MILANO Malpensa, - dopo l'abbandono come hub da parte dell'Alitalia privatizzata – avrebbero influito negativamente sull'andamento della compagnia italiana.

Infatti, il Decreto Salva MILANO Malpensa ha - concesso unilateralmente ed indiscriminatamente collegamenti intercontinentali compagnie straniere, senza condizioni di reciprocità per il vettore nazionale, come previsto in tutti gli altri Paesi, spiega la nota di CargoItalia.

Che prosegue: per avere idea degli effetti sul mercato che tale norma e la sua attuazione determinarono, sufficiente considerare che i collegamenti cargo tra Milano e Shanghai durante la scorsa stagione estiva superavano per numero quelli tra la stessa Shanghai e Paris Charles de Gaulle, mercato di gran lunga superiore a quello milanese.

Il comunicato conclude affermando che - CargoItalia si è trovata così a scontrarsi con forme di concorrenza del tutto imprevedibili e sleali, che hanno sconvolto il contesto competitivo, già fortemente indebolito dall'aggravarsi della crisi economica GLOBALE e hanno minato l'iniziativa di rilancio del trasporto aereo cargo italiano

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www.cargoitalia.it


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