2012/2015 Piano orientato a futuro per DISUNIRE l’Italia /// solo slogan VIRTUALI il Piano industriale di FS presentato il 22 giugno 2011 dall'ad Moretti e da ministro Matteoli

Mercoledì 29 giugno 2011 | 00:00
2012/2015 Piano orientato a futuro per DISUNIRE l’Italia /// solo slogan VIRTUALI il Piano industriale di FS presentato il 22 giugno 2011 dall'ad Moretti e da ministro Matteoli

FS 2007/2011 il DISIMPEGNO • 2012/2015 il TAGLIO TOTALE nell'isola
MENTRE SI IPOTIZZA DI TUTTO • CONCRETAMENTE SI ELIMINA
dalla SICILIA SERVIZIO NOTTE - LUNGA PERCORRENZA - MERCI

• DOCUMENTO previsionale che mira solo ad obiettivi di fatturato
(10 miliardi entro il 2015) con INVESTIMENTI virtuali (previsionali per 27 miliardi)

• Si ipotizza di tutto, ma leggendo le scelte strategiche cifre, numeri e percentuali, ci si accorge che manca la questione Nazionale: il Sud.
Manca il Sud, in generale, ma soprattutto manca la Sicilia e, in particolare, l'area dello Stretto di Messina.

• il Piano non fa altro che confermare la linea del Gruppo già avviata nel 2007 – ha dichiarato il segretario sindacato Cisl di Messina Tonino Genovese –, cioè il risanamento e il riposizionamento degli investimenti societari finalizzati allo sviluppo e al rilancio competitivo con una logica unicamente Nordcentrica che vede ogni progetto di efficienza del trasporto presente e futuro fermarsi al di sopra di Napoli. E per la Sicilia restano solo briciole.

Sicilia • non solo totale abbandono delle Ferrovie FS • Trenitalia nell’isola fa terra bruciata all’unico soggetto concorrente GMC • fa chiudere lo scalo merci di Catania Cannizzaro

• indignazione della Cisl di Messina: La lunga percorrenza passeggeri e il servizio notte dalla Sicilia non esistono più

////////// La Sicilia non ha alcun posto nei programmi di sviluppo, è tagliata fuori dai collegamenti a lunga percorrenza con il resto del Paese e mentre si concentrano grossi investimenti in tutte le aree metropolitane d'Italia, quella dello Stretto, che a tutti gli effetti è area metropolitana, è come se non esistesse sulle carte geografiche di Fs.
ELIMINATO il PROGETTO EUROPEO BERLINO PALERMO
Persino il progetto del corridoio 1 Berlino-Palermo –, che è alla base delle scelte di costruzione del Ponte, viene modificato abbandonano la fase finale del raddoppio della Messina-Palermo. Si parla di 80 Km mancanti da Palermo a Cefalù, di fatto sostituiti da un'opera alternativa, la velocizzazione della Catania-Palermo.

i fatti concreti 27 MILIARDI BUTTATI SU ALTA VELOCITA MILANO NAPOLI
• 27 miliardi di investimenti, nell'arco di 4 anni, veicolati sull'Alta velocità da Napoli a Milano

• per la Sicilia elargito il 2%, risorse che dovrebbero servire a rendere più rapido ed efficiente il trasporto regionale, prevedendo accordi con altre imprese ferroviarie in concessione e puntando quasi esclusivamente sul potenziamento dei nodi metropolitani di Catania e Palermo.

150 ANNI UNITA D’ITALIA • CONCRETAMENTE SI ELIMINA
dalla SICILIA SERVIZIO NOTTE - LUNGA PERCORRENZA - MERCI

Nel Piano vituale 2012/2015 non c'è più traccia della lunga percorrenza passeggeri e scompare il servizio notte, ritenuto non più sostenibile perché fuori mercato e rimpiazzato con l'integrazione di un sistema di trasporto regionale veloce con collegamenti da Roma e Napoli verso la Calabria (Villa San Giovanni ) per dirla in inglese tipo Hub and Spoke ( modello, riferito alle Compagnie Aeree e sviluppatosi negli Usa, costituito da uno scalo dove si concentrano la maggior parte dei voli).

Logica giustificata da necessità imprenditoriali, che trascura un piccolo dettaglio: trattandosi non di Ferrovie del Nord o del Centro, ma di Ferrovie dello Stato, di tutto lo Stato italiano, non solo della parte considerata più progredita e più conveniente dal punto di vista del ritorno economico, il Gruppo ha il dovere di assicurare la continuità territoriale. Se non lo fa, commette una chiara violazione delle norme contenute nella stessa Carta costituzionale che ha dato vita alla Repubblica italiana.

Tutti gli attuali collegamenti diretti per Milano, Torino e Venezia scompaiono, delle attuali 900 carrozze per la lunga percorrenza, soltanto 300 verrebbero confermate.

Ma, purtroppo, non è una novità, è tutto coerente con i disegni già attuati dalle Fs, in linea con l'emissione del nuovo bando di gara nazionale per la gestione del servizio Trenitalia di accompagnamento notte, oggi gestito dalla società Servirail Wagons Lits, che vede una riduzione di oltre il 50% per cento da dicembre 2011 delle vetture destinate ai treni notturni e della forza lavoro attualmente impiegata.

Altra clamorosa dimenticanza"nel Piano industriale: nelle sue 41 pagine non si fa alcun cenno alle prospettive del segmento Navigazione.

Non è una distrazione, è la logica di una scelta precisa: quel segmento non sembra più rientrare nei programmi delle Ferrovie.

E non c'è neppure menzione per il segmento gommato-pendolare, non viene citato neppure in una riga il servizio di Bluvia e della nuova Bluferries.

Evidentemente, Bluvia esce ridimensionata ulteriormente dal taglio progettato della lunga percorrenza ferroviaria, così come la Bluferries che, a parole, il Gruppo Fs ha definito la scommessa del futuro per il mercato del traghettamento gommato sullo Stretto.

La verità è che in questo Piano troviamo la conferma dell'esplicita intenzione delle Ferrovie di cedere a breve a terzi, a soggetti privati, tutto il segmento della Navigazione oggi gestito dal vettore pubblico.

In questo contesto – dichiara il segretario generale della Cisl messinese –, oltre alle forti preoccupazioni per i livelli occupazionali del settore, ci chiediamo per chi si sta progettando la nuova nave il cui arrivo è previsto entro 18 mesi e nelle mani di chi si vuol consegnare l'intero pacchetto (nuova flotta compresa) del vettore pubblico?

C'è un altro interrogativo posto dal sindacato: «Quale sarà il futuro ruolo di Rfi nel Consorzio Metromare dove oggi detiene il 40 per cento delle quote?

La Cisl lancia una frecciata velenosa che va in più direzioni: - La mole di interessi e gli appetiti che temiamo si stiano muovendo nella fetta di mercato del traghettamento sono secondi soltano all'enorme e colpevole silenzio con cui la politica locale sta passivamente permettendo al Gruppo Fs di abbandonare questo territorio, aprendo scenari preoccupanti, le cui conseguenze verranno pagate da lavoratori e cittadini

In BREVE
• Piano industriale Ferrovie dello Stato prevede entro il 2015 fatturato pari a 10 miliardi di euro, volume di investimenti di circa 27 miliardi.

• 1 miliardo di euro destinato alla realizzazione di moderne e ipertecnologiche stazioni per Alta velocità al Nord

• non ci sono riferimenti ad opere ferroviarie collegate alla costruzione del Ponte sullo Stretto.
Per la Sicilia solo le briciole: il 2 per cento dell'importo complessivo degli investimenti previsti, destinato solo al potenziamento della rete di trasporto veloce su scala regionale.

• Scompaiono di fatto la lunga percorrenza passeggeri e il servizio notte giudicati non più sostenibili perchè ormai fuori mercato.


Ferrovie senza STATO • Moretti, riferendosi poi agli sprechi e ai costi che aveva trovato al suo arrivo nella società, ha dichiarato che - Trenitalia perdeva 1,95 miliardi: si poteva pensare che una società così fosse pura e solo di gente a posto? Non abbiamo aspettato le Procure e abbiamo ridotto i dirigenti di circa 300
L'ad ha anche ribadito di NON aver ricevuto avviso di garanzia nell'inchiesta sulla P4


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