09 Dec 2010 Treni (Sicilia & Calabria-Italia ) sempre peggio, malgrado le rassicurazioni e gli impegni, Unità d'Italia FERROVIARIA definitivamente abolita

Giovedì 9 dicembre 2010 | 00:00
09 Dec 2010 Treni(Sicilia & Calabria - Italia ) sempre peggio, malgrado le rassicurazioni e gli impegni, Unità d'Italia FERROVIARIA definitivamente abolita

• Tutto il resto d'Europa sta puntando su ferrovie sempre più moderne, veloci ed efficienti.

• Sicilia e Calabria collegati solo con il trasporto aereo come si fa nei Paesi sottosviluppati


///// DISMISSIONI SENZA FINE nell’ANNO dell’Unità d’Italia •

Le scelte di Trenitalia penalizzano fortemente 2 Regioni come la Calabria e Sicilia, da sempre alle prese con un sistema infrastrutturale carente e con una rete di trasporti debole, che hanno di fatto frenato lo sviluppo complessivo di queste Terre.
• Lo afferma il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, che ha presentato una interrogazione, a risposta scritta, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, ALTERO Matteoli.

• Anche il 2010 - scrive Oliverio - con la rimodulazione dei nuovi orari stagionali di circolazione dei treni a media e lunga percorrenza - operativa dal 12 dicembre 2010 - si nota la dismissione decisa da Trenitalia di 8 fondamentali collegamenti fra la Calabria e Nord Italia.

• Di fatto sparisce ogni traccia anche dei TRENI - antenna, quéi collegamenti che arrivando nei NODI di SCAMBIO principali come Paola, Lamezia, Villa, Reggio raggiungevano i centri minori della Ionica e della Tirrenica calabrese; ad essere interessatati alla soppressione in particolare:
• il Reggio-Catanzaro-Lamezia Terme-Roma via Ionica (treno 890-893-895)
• il Paola-Sibari-Crotone (treno 557-558-559)
• mentre della coppia di treni 1938-1924 e 1925-1939 che formati in Sicilia servivano anche l'utenza calabrese ne resta 1 solo !

• Anche la Cgil di Messina analizza il nuovo orario 2010/2011 dei TRENI a lunga percorrenza, quelli che collegano la Sicilia con il Continente e viceversa, in vigore da domenica 12 dicembre 2010

• Dopo oltre un mese di blocco alle prenotazioni dei treni a lunga percorrenza, e non delle Frecce argento che partono dalla Calabria e che hanno tempi di percorrenza ridotti e costi più elevati, a ridosso delle vacanze natalizie, finalmente Trenitalia ha riaperto le prenotazioni: ed ecco che arrivano le amare sorprese.

• Dei 9 (18 se si considerano i viaggi di ritorno) treni a lunga percorrenza ne restano solo 7.

• Offerta posti, continua a diminuire per quantità e soprattutto per qualità.

///////// Complessivamente i posti disponibili scendono di 696 unità.

• Si passa dai 4.004 del giugno 2010 ai 3.728 di OTTOBRE 2010 - - - - -fino ai 3308 del 12 dicembre 2010 •

• Ad essere DEFINITIVAMENTE tagliati sono i TRENI NOTTE ed il relativo PERSONALE impiegato •

• Aumentano le cuccette a 6 posti – le più recenti delle quali risalgono a circa 30 ANNI FA – SCENDONO di 32 unità i POSTI in COMFORT (vetture più moderne a 4 posti letto per compartimento) e addirittura vengono dimezzati i posti sui vagoni letto che scendono da 428 a 288.

Tagli e riduzioni che TAGLIANO POSTI LAVORO

• Si perdono 4 macchinisti e 4 capitreno per ogni viaggio per un totale di 16 macchinisti e 16 capitreno.

• Vengono soppresse 2 vetture notte del treno Reggio Calabria-Venezia che venivano organizzate col personale dell'impianto di Messina: 1 cuccetta e 1 vagone letto, con la conseguente perdita di ulteriori 8 unità di personale.

• Trenitalia e il Governo non solo tagliano i treni che collegano il Sud con il Nord, ma intervengono in maniera ulteriormente discriminatoria tagliando i vagoni letto, utili a sopportare viaggi lunghi, e aumentando le cuccette a 6 posti, più simili a CARRI BESTIAME che al TRASPORTO UMANO.

• Tutto questo mentre sopra Salerno si investe in Frecce rosse e in stazioni progettate da architetti di fama mondiale come Zaha Adid (stazione di Napoli-Afragola) o Calatrava (stazione di Reggio Emilia).

• Ad aumentare le preoccupazioni le prenotazioni degli stessi treni a lunga percorrenza torneranno indisponibili dopo il 23 gennaio 2011 lasciando ipotizzare o un nuovo intervento chirurgico ai danni dei TRENI CHE PARTONO dalla Sicilia o un rafforzamento di quella politica e strategia aziendale che fa gridare ai treni del Meridione vuoti obbligando chiunque volesse programmare un viaggio a rivolgersi ad altra tipologia di treno o all'offerta via aerea o via mare.

• Nessun parlamentare siciliano o quasi, ha ritenuto di prendere una posizione FORTE contro le decisioni del Governo perché, non dimentichiamo, Fs sta per Ferrovie dello Stato.

• Una politica, quella del Governo, ben rappresentata dal decantato Piano per il Sud che non prevede alcun investimento per infrastrutture in Sicilia.

Se i nostri parlamentari non rappresentano i nostri bisogni, se non difendono la nostra qualità della vita, chi o cosa davvero rappresentano?

E siccome in tema di trasporti ferroviari piove sul bagnato, ecco che dall'area dello Stretto arriva un'altra brutta notizia.

• La 3a nave ferroviaria - confermata dal sindaco di MESSINA Buzzanca su mandato del ministro ALTERO, non si è mai vista nello Stretto e con il nuovo orario ferroviario si rischia di PERDERE anche la 2a unità !

• La nuova organizzazione del trasporto ferroviario, che avrebbe dovuto mantenere tutti i treni regionali e a lunga percorrenza, in realtà è un'operazione che tende a gettare fumo negli occhi e nel concreto conferma buona parte dei tagli che si temevano: il TRENO 1924 è stato soppresso a seguito dell'aggiunta di sole 3 vetture sul 1938, ottenendo un unico convoglio in luogo dei 2 precedenti, stessa sorte per i TRENI 856 e 854 (Siracusa-Roma) soppressi con l'alibi di 3 vetture aggiunte nel TRENO 1938.

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