Royal Opera House di Muscat Guest Ravenna Festival in Oman il Trovatore di Giuseppe Verdi mar 2012

Royal Opera House di Muscat Guest Ravenna Festival in Oman il Trovatore di Giuseppe Verdi mar 2012

modern production of Giuseppe Verdi’s Il Trovatore in Oman -
firmata da Cristina Mazzavillani Muti, che ne ha curato regia e ideazione scenica, l'opera maggiormente visionaria di Giuseppe Verdi proposta nell’allestimento trasognato e d’avanguardia presentato al Festival nel 2003 - accolto da un grande successo di pubblico e di critica - ripreso e aggiornato nel 2010 per l’inaugurazione della stagione d’opera del teatro Alighieri di Ravenna, prima di essere protagonista di una lunga tournée in Italia.

- regia che approfondisce ulteriormente l’utilizzo delle scenografie virtuali che divengono, insieme alla diffusione e all’elaborazione spaziale del suono, l’elemento peculiare di una sua personalissima poetica, che coniuga hi-tech e antiche quanto affascinanti forme narrative di matrice popolare.

La scelta di realizzare una scenografia totalmente virtuale, oltre al fascino ed alla spettacolarità tutta nuova che seppero produrre, aprì una nuova strada rispetto all'uso della tecnologia in teatro.

L’innovazione maturata in questi anni consente ora di allestire lo spettacolo con un apparato enormemente semplificato in grado di offrire notevoli economie, grande agilità e flessibilità della scena, tutti elementi che trovano conferma anche nell’invito a portare in scena l’opera nel nuovissimo e altamente tecnologico teatro della capitale Omanita.

- Royal Opera House di Muscat teatro da mille e una notte - fortemente voluto dal Sultano di Oman Qaboos bin Said per dotare il suo Paese di una struttura che potesse competere con i migliori teatri del mondo

- attivo soltanto da pochi mesi ma ha già catalizzato l'attenzione di un pubblico intern proveniente da India - sud est asiatico - Usa - Europa, oltre cha dai vicini Qatar Emirati Arabi.

Le recite del Trovatore sold out da mesi - dichiara il Direttore del teatro prof. Issam Al-Mallah, si è verificato uno straordinario interesse della popolazione Omanita del tutto imprevisto pochi mesi fa.

- La programmazione del teatro è aperta all'Opera italiana, ma anche al repertorio sinfonico, alla danza, al jazz, alla musica etnica nel solco di una politica culturale vicina a quella messa in atto da Ravenna Festival.

- si stanno progettando future collaborazioni per il 2013.
apporto culturale italiano di grande valore - ma anche tecnologico, le proiezioni necessarie alla visione registica di Cristina Muti sono state utilizzate alla Royal Opera per la 1a volta, con grande soddisfazione delle maestranze del Teatro, in piena sintonia con i tecnici del Teatro Alighieri di Ravenna

alla 1a sono intervenute le più importanti Autorità del Paese, oltre a rappresentanti di Qatar Foundation - Ambasciatore Italiano in Bahrein, tutti desiderosi di allacciare contatti con il Ravenna Festival per future collaborazioni.

Musicisti della Royal Symphony Oman Orchestra verranno ad ascoltare i giovani dell'Orchestra Cherubini, perfettamente a loro agio con la perfetta acustica della sala.

rohmuscat.org.om

tanti giovani italiani che si trovano in Oman con le Università Italiane per gli scavi archeologici che hanno fatto luce sugli antichi insediamenti Omaniti di oltre 5 mila anni fa.

- in buca, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta dal maestro Nicola Paszkowski.

Il giovane cast è composto da Antonio Corianò nei panni di Manrico, Anna Kasyan in quelli di Leonora, mentre Francesco Landolfi interpreta il Conte di Luna.

Azucena interpretata da Anna Malavasi, nel ruolo di Ferrando Luca Dall’Amico, Ines è Laura Baldassari, mentre Ruiz interpretato da Giorgio Trucco.

Il Coro, impegnato in quelle che sono alcune fra le pagine più belle dell'opera, è il Lirico Terre Verdiane di Piacenza diretto da Corrado Casati.

wWw.rohmuscat.org

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