Green report meno monotonia maggior biodiversità Tutelare i frutti del passato per proteggere la biodiversità Apr 2013

Martedì 23 aprile 2013 | 08:52
Green report meno monotonia maggior biodiversità Tutelare i frutti del passato per proteggere la biodiversità Apr 2013

Italia ha perso negli ultimi 20 anni il 15% della terra coltivata per effetto di abbandono dei campi

Alcune specie di frutta italiche come albicocco - ciliegio - pesco - pero - mandorlo stanno registrando perdita di varietà.

Nei giorni scorsi a Roma presentati i dati ISPRA che danno conferma che in Italia, alcune specie di frutta come albicocco, ciliegio, pesco, pero, mandorlo e susino hanno registrato una perdita di varietà pari a circa il 75%, con punte massime per albicocco e pero, dal tasso di sopravvivenza varietale di appena il 12%.

Nel solo Sud Italia, tra il 1950 e il 1983, si riscontra che delle 103 varietà locali mappate durante il primo sopralluogo, solo 28 erano ancora coltivate poco più di 30 anni dopo.

- Perfino la COLTURA orgoglio Italia, come quella della VITE da vino, sembra essersi terribilmente impoverita nell’ultimo secolo: a partire dalla ricostituzione dei vigneti conseguente alla diffusione della fillossera (insetto dannoso per la vite) avvenuta a fine Ottocento.

Il numero dei vitigni, coltivati all’epoca in alcune migliaia (400 nella sola provincia di Torino), sceso nel 2000 a circa 350, di cui 10 soltanto occupano il 45% della superficie vitata italiana.

E poi c’è il rischio riscaldamento globale: ONU prevede che entro il 2055, a causa del cambiamento climatico, scompariranno tra il 16 e il 22% dei parenti selvatici per colture importanti come arachidi, patate e fagioli.

- La sottoutilizzazione delle COLTURE, dichiara ISPRA, porta anche impoverimento culturale, tanto più in Italia, Paese che per i prodotti di nicchia ha un ruolo importante, con oltre 200 produzioni certificate che rappresentano più del 20% del totale europeo.

Ma oggi i saperi & i Sapori tradizionali e la coltivazione della biodiversità sono affidati a persone sopra ai 65 anni.

Ma, si spiega nella nota di ISPRA, sono già esistenti dei progetti di recupero di specie che si stavano perdendo.

Si va da varietà di ALBICOCCO come la Tonda di Castigliole in Piemonte,

la Valleggia in Liguria, la Valvenosta in Alto Adige, la Cibo del Paradiso in Puglia

al CILIEGIO con la Mora di Cazzano in Veneto, il Durone Nero I, II e III in Emilia Romagna, la Ravenna nel Lazio, la Della Recca in Campania, la Ferrovia in Puglia,

al MELO con la Limoncella nel Lazio e in Campania,

la MELA Rosa nell’Italia Centrale,

Melo - Melappia – varietà locale di mela - Sapori d'Italia APPIO mela - in onore al politico letterato Romano Appio Claudio il Cieco (350 a.C. – 271 a.C.) ad importare la mela simbolo di Atene dalla Grecia in Sicilia e Sardegna.

la Campanino in Emilia Romagna,

la Decio in Veneto.

www.isprambiente.gov.it


TAGS: Biodiversità 2013, ISPRA Ist Superiore Protezione Ricerca Ambientale 2013, pesticidi in frutta, Melo - Melappia – varietà locale di mela - Sapori d'Italia APPIO mela in Sicilia e Sardegna




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