Business imballaggi & Logistica Gold Trash & Ghost hunters Procura di Catania a caccia di fantasmi mafiosi 13 dicembre

Giovedì 14 dicembre 2017 | 12:20
Business imballaggi & Logistica Gold Trash & Ghost hunters Procura di Catania a caccia di fantasmi mafiosi 13 dicembre 2017

Ortofrutta - imballaggi - logistica & Packaging etico

Ortofrutta liberata da imballaggi mafiosi ! Lo STATO C'è !

- - ➤ Vittoria - Ragusa - packaging: La Procura di Catania imballa 8 presunti appartenenti a Stidda & mafia a Vittoria
Valore imprese sequestrate pari a €15 milion

/// VITTORIA - con operazione Ghost Trash
i militari del Comando provle di Guardia di Finanza di Catania hanno completato quanto già cominciato 2 anni fa, portando alla luce - nel giorno di Santa Lucia - un sistema mafioso capace di avere il monopolio nel settore economico della realizzazione di imballaggi destinati ai mercati di ortofrutta.

Il provvedimento del gip del Tribunale di Catania richiesto dalla procura distrettuale antimafia guidata dal procuratore Carmelo Zuccaro.

VITTORIA - dopo operazione Ghost Trash a Fanello si respira aria migliore - le reazioni

- - ➤ La struttura mercatale di Vittoria contrada Fanello, inaugurata nel 1986, si estende su una superficie di 242mila mq. ospita 74 box di commissionari ortofrutticoli che registrano un giro di affari complessivo di circa 400 milioni annui.

- - ➤ Gino Puccia - presidente Ass. Commissionari mercato ortofrutticolo ingrosso Fanello
- il marcio c’è e va combattuto - ma separiamo il mercato da ciò che succede fuori.

- - ➤Plauso del Sindaco di VITTORIA Giovanni Moscato
Esprimo il mio più vivo apprezzamento – ha dichiarato il sindaco – per operazione che ha permesso di liberare la città da una pericolosa cappa di malaffare.
Come già ho avuto modo di sottolineare nei mesi scorsi, con denunce pubbliche, nonché nella mia relazione alla commissione regionale Antimafia e inoltre in diverse note ufficiali indirizzate e inviate agli organi dello Stato, la paura che la criminalità organizzata si innestasse anche in imprenditoria e nei settori economicamente più remunerativi come indotto agricolo, è risultata essere fondata. La nostra amministrazione ha messo in campo nuovi strumenti cercando di porre regole e di ripristinare la legalità nel settore agricolo; basti pensare al regolamento del mercato ortofrutticolo di Fanello, al nuovo sistema degli accessi nella struttura mercatale nonché ai controlli su centinaia di aziende anche per mezzo di richieste di informative e comunicazioni antimafia. A riprova di ciò alcune aziende sottoposte a sequestro in operazione odierna erano già state interdette nei mesi passati con nostro provvedimento da ingresso nel mercato ortofrutticolo, dopo aver richiesto e ottenuto informative antimafia. Abbiamo interdetto ingresso anche ad altre aziende che, seppur non soggette a provvedimenti di sequestro, sono comunque riconducibili a qualcuno dei soggetti arrestati in questa operazione, ma anche in altre operazioni precedenti.Il percorso è ancora lungo, le storture esistono e vanno combattute, ma occorre mettere in campo le azioni utili a difendere gli imprenditori seri e la nostra economia. Il mercato ortofrutticolo è il nostro centro economico e va difeso e tutelato. Questi ultimi arresti rappresentano la strada giusta per difendere´economia sana, che rappresenta la stragrande maggioranza del tessuto economico del territorio.


Su delega di Procura Repubblica di Catania, i finanzieri del Comando provle di Catania hanno dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale etneo nei confronti di 8 soggetti, per ass di stampo mafioso finalizzata ad acquisizione di posizioni dominanti nel settore economico della realizzazione di imballaggi destinati alle produzioni ortofrutticole di Vittoria , nonché per intestazione fittizia di imprese e per traffico illecito di rifiuti.

Con il medesimo provvedimento, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo di 6 compendi aziendali, risultati oggetto di fittizie intestazioni a prestanome al fine di eludere l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali
. Il complessivo valore stimato delle imprese sequestrate è pari a 15 milioni di euro.

Alcuni degli indagati destinatari della misura della custodia in carcere sono stati riconosciuti dal GIP quali appartenenti ad associazione di stampo mafioso denominata “Stidda”, storicamente riferibile al clan Dominante Carbonaro. intrallazzi PACKING STIDDA History: 1 - M.P. TRADE srl di Luigi PUCCIO, 2 - intern PACKING srl di Luigi PUCCIO, 3 - G.Z.G. srl di Zaira SCRIBANO,4 - GR TRADE di Emanuele MELFI tutte con sede in Vittoria (Ragusa) aventi quale oggetto sociale commercio ingrosso e dettaglio di prodotti per agricoltura nonché - fabbrica di imballaggi per prodotti ortofrutticoli 5 - Soc. Coop. DECAPLAST di Salvatore ASTA 6 - Ecoline srl di Giuseppina PUCCIO, entrambe aventi sede a Vittoria (RG) e con prevalente attività di raccolta di rifiuti non pericolosi in plastica e imballaggi usati
chi sono gli arrestati: - Giombattista PUCCIO (classe 1960, detto Titta ‘u Ballerinu, per via di accertata appartenenza sia alla Stidda che al clan di Cosa Nostra). Il PUCCIO è responsabile di aver creato con GRECO Emanuele un vero e proprio cartello mafioso di imprese che ha assunto il dominio del settore degli imballaggi nel territorio di Vittoria. In tale contesto risultato inserito anche GILIBERTO Francesco, già colpito, nel settembre 2017, da ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere per il reato di cui all’art. 416 bis c.p. in quanto appartenente a stessa consorteria mafiosa, capeggiata dai fratelli Filippo e G. Battista Ventura.
- Emanuele GRECO (cl. 1960, detto Elio), mai condannato per il reato di cui all’art. 416 bis c.p., ma già in passato vicino al clan Dominante Carbonaro. Il GRECO risultato controllare e gestire il mercato degli imballaggi unitamente al PUCCIO, mettendogli tra l’altro a disposizione immobili destinati allo svolgimento delle attività commerciali di questi e inviandogli, dalla propria azienda di imballaggi, rifiuti plastici da smaltire. - Giacomo CONSALVO (cl. 1955) e il figlio di questi Michael CONSALVO (cl.1989). I 2 hanno gestito aziende produttrici di imballaggi perfettamente integrate in oligopolio mafioso, del quale condividevano prezzi e strategie commerciali. Indagini, svolte dal Gico di nucleo Polizia Tributaria di Guardia di Finanza di Catania, coord. e dirette da Direz. Distrett. Antimafia di Catania, hanno preso spunto da segnalazione proveniente da Direz Nazionale Antimafia, relativa ad un esposto presentato dal direttore del Cons. Nazionale per il riciclaggio dei rifiuti e dei beni a base di polietilene, nel quale veniva denunciata illegale raccolta e lavorazione di rifiuti plastici.
Le indagini, oltre ad accertare il coinvolgimento di aziende riferibili a PUCCIO Giombattista in un articolato sistema di stoccaggio illecito di rifiuti, hanno delineato e palesato il nuovo modus operandi dei consessi mafiosi che, soprattutto in territori, quale quello di Vittoria, interessati da importanti realtà produttive, si impongono attraverso acquisizione del controllo esclusivo di settori economici di rilievo come, nel caso specifico, quello della produzione degli imballaggi. Il controllo viene acquisito con il ricorso alle tipiche modalità dell’agire mafioso, caratterizzate dal soprusi e intimidazioni: le aziende di PUCCIO e GRECO, divenute leader in settore produzione di imballaggi per prodotti ortofrutticoli grazie alla riconosciuta appartenenza dei loro titolari ad organizzazione mafiosa, hanno estromesso le aziende concorrenti che non si piegavano alle condizioni imposte, assumendo in tal modo il controllo dell’intera filiera commerciale. Tale modo di agire messo in luce anche da diversi collaboratori della giustizia: da decenni il mercato degli imballaggi di Vittoria è in mano a imprese mafiose che, attraverso opera diretta di affiliati al clan Dominante - Carbonaro, impongono agli operatori del settore, con intimidazioni e senza quasi mai dover più ricorrere a uso di violenza, acquisto di cassette di plastica per ortofrutta dalle aziende a loro riconducibili - Le aziende che non accettano tali condizioni vengono tagliate fuori dal mercato . In questo sistema affaristico che ha asfissiato ogni libera iniziativa economica, PUCCIO Giombattista e GRECO Elio stabilivano i prezzi di vendita e si ripartivano equamente gli utili, mentre i CONSALVO, una volta entrati a far parte del sistema, producevano la stessa tipologia di imballaggi in quanto espressamente autorizzati dal PUCCIO e dal GRECO. - Investigazione, sviluppatasi su intercettazioni, servizi di osservazione e di pedinamento, ha dimostrato che Economia del Vittoriese risulta inquinata da presenza di imprese mafiose che hanno acquisito il controllo assoluto di settori produttivi di vitale importanza, escludendo Aziende che non si conformavano a tale sistema. Emblematico quanto emerso da conversazione telef., della quale un operatore commerciale rassicurava “Titta” PUCCIO che una vendita di cassette di plastica, avvenuta a sua insaputa, era destinata fuori dal circuito vittoriese e che, dunque, ciò non avrebbe intaccato il predominio del cartello creato dal Puccio e dagli altri indagati . L’operazione ha portato anche alla luce l’operatività di imprese di raccolta e stoccaggio di rifiuti riconducibili a “Titta” PUCCIO, imprese che hanno operato un sistematico traffico illecito di rifiuti plastici provenienti prevalentemente dalle serre per coltivazione di prodotti ortofrutticoli, traffico realizzato con creazione di abusivi siti di stoccaggio.

I consistenti quantitativi di materiali plastici monitorati con servizi di osservazione, pedinamento e videoriprese di oltre 20 viaggi di automezzi (per circa 100 tons) non hanno trovato alcun riscontro nei documenti di trasporto esaminati dagli specialisti del G.I.C.O. Si è anche accertato che i rifiuti erano convogliati presso un fabbricato dove venivano triturati in maniera illegale prima del successivo smaltimento. Le risultanze di attività investigativa hanno portato la Guardia di Finanza, in estate 2015, a sequestrare terreni per 5.000 mq. unitamente a un fabbricato e ad individuare altresì 4 discariche abusive.Nel corso di intercettazioni telefoniche, i militari del nucleo di Polizia Tributaria hanno accertato anche l’intento di Titta PUCCIO di esportare in Est Europa i rifiuti plastici illecitamente raccolti. In tale sistema illecito, Titta Puccio si avvaleva dell’opera del figlio Giovanni Puccio (cl. 1981) e di Salvatore ASTA (cl.1978), entrambi destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere, nonché di altro figlio, Luigi Puccio (cl.1988) e del genero Giuseppe BUSCEMA (cl.1978), quest’ultimi posti agli arresti domiciliari. Le imprese mafiose operanti da anni nella produzione di imballaggi per i prodotti ortofrutticoli e nella gestione dei rifiuti sono risultate formalmente amministrate da prestanome – soggetti tutti indagati nel presente procedimento - parenti, affini o persone di fiducia di Giombattista Puccio il quale, pur gestendo in prima persona i lucrosi affari, non appariva titolare di alcuna carica sociale. Infatti il Puccio, pur essendo il “dominus” indiscusso nei rapporti con clienti e fornitori, assegnava quote sociali e incarichi amministrativi a soggetti che rispondevano solo al suo volere e ciò al fine di eludere ogni misura di aggressione patrimoniale, per tali ragioni e risultando integrata ipotesi delittuosa di intestazione fittizia di beni (art.12 quinquies del D.L. n.306/1992), il G.I.P. etneo, su richiesta della Procura, ha disposto il sequestro preventivo dei patrimoni aziendali delle seguenti imprese:

intrallazzi PACKING STIDDA

1 - M.P. TRADE srl di Luigi PUCCIO,
2 - intern PACKING srl di Luigi PUCCIO,
3 - G.Z.G. srl di Zaira SCRIBANO,
4 - GR TRADE di Emanuele MELFI tutte con sede in Vittoria (Ragusa) - aventi quale oggetto sociale commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio di prodotti per l’agricoltura nonché - fabbricazione di imballaggi per prodotti ortofrutticoli
5 - Soc. Coop. DECAPLAST di Salvatore ASTA ,
6 - ECOLINE srl di Giuseppina PUCCIO, entrambe aventi sede a Vittoria (Ragusa) e con prevalente attività di raccolta di rifiuti non pericolosi in plastica e imballaggi usati.

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Procura della Repubblica di Catania & guardia di finanza stroncano mafia stidda

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