UnescoSites Italian Heritage and Arts Palermo 10 Nov - 16 Dec 2015

Martedì 10 novembre 2015 | 08:34
UnescoSites Italian Heritage and Arts Palermo 10 Nov - 16 Dec 2015
PALERMO city center - piazza Marina 61, Palermo
Da martedi 10 novembre a mercoledi 16 dicembre 2015
Location: Sala delle armi - Palazzo Steri PALERMO
Ad arricchire la mostra catalogo in 3 lingue, Unesco Sites - Italian Heritage and Arts - documento d’arte in cui 14 fotografi hanno ritratto attraverso il loro particolare sguardo i siti Unesco italiani e un Docu-film celebrativo di tutti i grandi film, nazionali ed internazionali, girati nei siti Unesco italiani, visti con gli occhi di grandissimi registi.
CULTURA, DIVERSITÀ Culturale e SVILUPPO SOSTENIBILE
OPPORTUNITÀ E NUOVE SFIDE PER IL MEDITERRANEO Intern conference and expo in Palermo 10 Nov 2015 in Villa Zito - difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare
tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei confronti dell’altra: Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l'Islam; il Talmud, la Bibbia e il Corano; Atene e Roma; Gerusalemme, Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l'arte e la democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba, il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie epoche, celebri e atroci.
Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni agli altri, come forse in nessun’altra Regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e somiglianze, e trascurando invece i loro antagonisti e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia - UNESCO - Convention for the Protection and Promotion of the Diversity of Cultural Expressions, Paris, 2005 UnescoSicilia.it Sede: Palermo, Villino Florio viale Regina Margherita 38 - Aurelio Angelini - Direttore
Lidia Scimemi - Comunicazione e marketing - Anna Re - Webmaster - e-mail: unescosicilia@virgilio.it
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Il Mediterraneo è presente e futuro per i Popoli che su questo mare si affacciano anche se oggi una furia iconoclasta vorrebbe cancellare i simboli che ricordano quella storia comune, una eredità in gran parte condivisa che ha contribuito a costruire l’identità delle differenti Comunità.
Proteggere i simboli di questa memoria condivisa, anche con l’interposizione di peacekeeper, è una delle proposte che l’Italia ha presentato di recente al Consiglio esecutivo Unesco e che, cofirmata da 53 Paesi e sostenuta dai membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, è stata votata per acclamazione.
La creazione di una task force internazionale, i caschi blu della cultura che dovrà intervenire laddove il patrimonio dell’Umanità è messo a rischio da catastrofi naturali o da attacchi terroristici ha l’obiettivo di rispondere all’emergenza ma insieme a questa misura, Governo Italiano ed istituzioni sovranazionali sono impegnate a mettere in atto azioni che accrescano il legame di appartenenza tra quei simboli e le collettività. Accrescere il legame di appartenenza è oggi più che mai strategico in quanto è nozione condivisa , anche in linea coni principi UNESCO, che . . . La Cultura assume forma diverse nel tempo e nello spazio e che questa diversità è riflessa nell’originalità e nella pluralità delle identità, così come nelle espressioni culturali delle società e dei Popoli umani . . .
E’ sulla base di valori culturali condivisi che un bene, sia esso tangibile o intangibile, diviene parte costitutiva del patrimonio culturale di individui, gruppi e Comunità.
I valori culturali riflettono il pensiero e il vivere che la collettività (locale, nazionale o mondiale) attribuisce a prodotti e manifestazioni delle attività umane come testimonianze di continuità nella storia e condivisione tra i singoli membri del gruppo, con ciò enfatizzandone la funzione di aggregazione sociale. Tali valori e significati assoggettano peraltro i beni culturali a un rischio da non sottovalutare: ogni qual volta quel valore si affievolisce, in quanto non più rappresentativo di una storia collettiva, pure il bisogno di conservarlo etramandarlo si attenua. Azione dei caschi blu della Cultura diventa allora sia più forte che meno necessaria se si conserva e accresce il valore identità. Questo può avvenire solo se: si assicura la partecipazione delle collettività alla ideazione e realizzazione dei processi di valorizzazione e di salvaguardia; - si garantisce, senza limite alcuno - sia ai cittadini residenti nei territori originari, sia a quelli delocalizzati rispetto alla terra di origine - il diritto alla fruizione e alla creazione di espressioni culturali, anche per produrre un senso comune, una Cultura integrata in funzione della coesione e inclusione sociale; - si accetta la diversità culturale e il rispetto delle culture come un valore che arricchisce la conoscenza di tutti ed aumenta la solidarietà e il mutuo rispetto tra i Popoli, garantendo anche, in ultima analisi, più PACE e più SICUREZZA. Gli strumenti utili per raggiungere questi obiettivi sono numerosi e tra i principali: la realizzazione di progetti comuni, sia nel campo della salvaguardia e della valorizzazione delle eredità culturali, sia in quello della creazione, produzione e distribuzione di rinnovati beni, servizi e attività culturali; a questo scopo bisogna individuare forme e strumenti per realizzare reti e partenariati, per assicurare mobilità di artisti ed esperti di settori multidisciplinari e per sviluppare le coproduzioni in tutti i settori delle industrie culturali e creative tra le due sponde del Mediterraneo;
- rafforzamento delle attività di formazione e di capacity building concernenti sia l’accrescimento della consapevolezza dell’importanza del patrimonio culturale per la sua salvaguardia e valorizzazione sia, la creazione, produzione e diffusione nelle singole discipline artistiche, per sostenere ricerca e gestione della Cultura nel suo complesso; la messa in circolazione delle molteplici esperienze e buone pratiche già esistenti nei Paesi del Mediterraneo, in grado di favorire il rafforzamento delle potenzialità di individui, gruppi e comunità culturali e dei loro contesti organizzativi; - il sostegno di processi partecipativi capaci di favorire la collaborazione tra le istituzioni pubbliche, ONG soggetti privati e portatori di interesse.
Sui principi, ma soprattutto sugli strumenti, si discute nella Conferenza di PALERMO nel presupposto che alle enunciazioni generali debbano poi seguire sperimentazioni e fatti.
Per questa ragione il meeting si propone come sede di comunicazione e confronto su alcune delle più rilevanti esperienze di cooperazione maturate tra i Paesi del bacino del Mediterraneo nel campo del patrimonio materiale e immateriale, della creazione artistica e delle industrie culturali.
Obiettivo: dare vita ad una rete che comprenda istituzioni, centri di ricerca, associazioni e singoli ricercatori ed operatori nel campo della Cultura e costituisca un luogo, sia virtuale che fisico, dove si garantisca la massima partecipazione della società civile e di tutti i portatori di interesse, dove sia possibile: - scambiare esperienze e buone pratiche di promozione della diversità culturale e del dialogo interculturale, del pluralismo e del rispetto reciproco, anche con riferimento all’accoglienza nelle maggiori aree di IMMIGRAZIONE; promuovere la creazione di centri di formazione e ricerca per aiutare i soggetti pubblici e privati che operano nelle diverse aree della Cultura identificare e sostenere la crescita di tutte le professionalità richieste dalla filiera di cultura e creatività; - sostenere competenze intersettoriali per scambi, trasmissioni e sperimentazioni di nuove forme di comunicazione: dalla formazione e promozione di artisti e designer, a quella di interpreti della filiera cinema - musica o delle performing arts, fino al riconoscimento dei SAPERI e ambiti tradizionali; riflettere su come sviluppare le grandi, e tuttora misconosciute, potenzialità della Cultura e del patrimonio anche per creare nuova occupazione e in funzione di uno sviluppo economico più sostenibile.
• Appuntamento ha ambizione di proporsi come: - 1° di una serie di incontri dedicati a questo tema, con l’intento di verificare periodicamente lo stato dell’arte e le possibili azioni correttive e migliorative dei programmi in atto.
www.unescosites.com

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