Berlin CineFest 66 superpremia Fuocoammare Lampedusa - Lunedi 20 Giugno Giornata Mondiale del Rifugiato a Catania

Sabato 18 giugno 2016 | 07:57
2016 Berlin CineFest 66 superpremia Fuocoammare Lampedusa


LUNEDI 20 GIUGNO 2016 IN VISIONE GRATUITA A CATANIA

per la Giornata Mondiale del Rifugiato a Catania
CATANIA a partire dalle h 18.30, cine Arena Adua via San Nicolo al Borgo ingresso gratis film super premiato FUOCAMMARE




Fuocoammare (italienisch für Feuer auf See) ist ein italienischer Dokumentarfilm von Gianfranco Rosi nach einer Idee von Carla Cattani aus dem Jahr 2016.

MIGRANTES & . . . WORLD

Fire at Sea wins #Berlinale2016 Golden


Dopo 4 anni il CINEMA ITALIANO torna a vincere portando sotto i riflettori della Berlinale il dramma dei migranti di Lampedusa, l’accoglienza di LAMPEDUSA, le vite spezzate di chi è morto tra le onde oppure chiuso nella stiva di una barca, senza aria per respirare.

Il vincitore dell’Orso d’oro Gianfranco Rosi chiama sul palcoscenico tutti quelli che hanno partecipato al DocuFilm Fuocoammare, dal medico Pietro Bartolo che, come un Virgilio, lo ha guidato nell’inferno degli sbarchi, ai produttori del film e al dj Giuseppe Fragapane che lavora nella radio più ascoltata dell’isola.
Lampedusa è un posto di pescatori - ricorda il regista - persone abituate ad accettare tutto quello che viene dal mare.

Fuocoammare Orso d'oro 2016 ADESSO viaggia verso LAMPEDUSA estrema isola siciliana - stretto tra le mani del dottor Pietro Bartolo - il responsabile medico dell'isola e tra i protagonisti di Fuocoammare che illumina con tutta la sua carica di Umanità.

Domani martedi 23 febbraio a Lampedusa grande accoglienza per festeggiare il film di Gianfranco Rosi mentre giovedi 25 febbraio Pietro Bartolo con l'Orso d'oro riparte per Roma dove è programmato incontro con la Presidente della Camera dei deputati - Laura Boldrini e in serata alla Casa del Cinema di ROMA dove Fuocoammare
• in serata Fuocammare riceve il Nastro d'argento 2016 speciale del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici.

Il regista Gianfranco Rosi ha anche vinto nel 2013 il Leone d’Oro a Venezia con Sacro Gra

IL FILM - Partito al box office con oltre 80 mila euro, 48 mila dei quali incassati solo ieri sull'onda dell'Orso d'oro • Fuocoammare - è un grande film e enorme soddisfazione per Rai Cinema - dichiara Paolo Del Brocco.

• Fuocoammare film in uscita in 30 Paesi di tutto il mondo

- I documentari italiani sono riusciti ad imporsi all'estero, con un linguaggio specifico, personale e poetico

Viene addirittura da Meryl Streep, presidente della Giuria dellla BERLINALE 2016 una delle testimonianze più significative dell’impatto che Fuocoammare ha avuto sul festival di Berlino:
- questo Film può vincere l’Oscar. - Farò di tutto perché sia portato negli Usa ha dichiarato la celebre attrice dopo la proiezione del docufilm di Gianfranco Rosi.
Sarebbe davvero un bel colpo se i prossimi Oscar ospitassero un documentario che tratta un tema così vicino a noi e allo stesso tempo così universale: il dramma dei migranti.

È Donatella Palermo, produttrice di Fuocoammare, a svelare questi retroscena il giorno dopo la consegna dell’Orso d’oro.

Entusiasmo e profonda commozione sono i sentimenti che hanno caratterizzato la ricezione del FILM da parte della giuria.
Maryl Streep, in particolare, è rimasta molto toccata dal film su Lampedusa, uscito nelle sale italiane il 18 Febbraio e prodotto da 21uno Film, Stemal Entertainment, Istituto Luce città e Rai Cinema.

///////// Gianfranco Rosi racconta LAMPEDUSA attraverso la storia di Samuele - ragazzino che va a scuola, ama tirare sassi con la fionda che si è costruito e andare a caccia di uccelli. Preferisce giocare sulla terraferma anche se tutto, attorno a lui, parla di MARE e di quelle migliaia di donne, uomini e bambini che quel mare, negli ultimi 20 anni, hanno cercato di attraversarlo alla ricerca di una vita degna di questo nome trovandovi spesso, troppo spesso, la morte.
• Fuocoammare - per comprendere appieno il FILM di Gianfranco Rosi è prioritariamente indispensabile liberarsi da una sovrastruttura mentale alla quale molti hanno finito con l'aderire passivamente e in modo quasi inconscio ed indolore.
Si tratta del format dell'inchiesta giornalistico-TV che si concretizza in immagini scioccanti, in interviste più o meno interessanti finalizzate a un impianto (in particolare sulla tematica delle migrazioni) ideologicamente preconfezionato.
O si è pro o si è contro la presa in carico del fenomeno e su questa base si costruisce la narrazione.
Gianfranco Rosi, come il Salgado che abbiamo potuto conoscere grazie a - Il sale della terra diretto da Wim Wenders, si allontana in maniera netta da quanto descritto sopra a partire dalla scelta, fondamentale, di aborrire il cosiddetto documentario - MORDI e fuggi - che vede la troupe giungere sul luogo, pretendere di capire in fretta o comunque di mettere in ordine i propri pregiudizi e ripartire quando pensa di - avere abbastanza materiale.

/////// Il regista Gianfranco Rosi rimasto per 1 anno a Lampedusa entrando così realmente nei ritmi di un microcosmo a cui voleva rendere una testimonianza assolutamente onesta.
Rosi non cerca mai il colpo basso, neppure quando ci mostra situazioni al limite.
Il suo filmato inquadra vita e morte senza alcun compiacimento estetizzante ma con la consapevolezza che, come ricordava Thomas Merton, nessun uomo è un'isola e nessuna Isola, oggi, è come Lampedusa.



Alpiz
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